CAPITOLO SECONDO
CELEBRARE LA LITURGIA DELLA CHIESA
Chi celebra?
233. Chi agisce nella liturgia?
1135-1137
1187
Nella liturgia agisce «Cristo tutto intero» («Christus Totus»), Capo e Corpo. Quale sommo Sacerdote, egli celebra con il suo Corpo, che è la Chiesa celeste e terrena.
234. Da chi è celebrata la liturgia celeste?
1138-1139
La liturgia celeste è celebrata dagli Angeli, dai Santi dell'Antica e della Nuova Alleanza, in particolare dalla Madre di Dio, dagli Apostoli, dai Martiri e da una «moltitudine immensa, che nessuno» può contare, «di ogni Nazione, razza, popolo e lingua» (Ap 7,9). Quando celebriamo nei Sacramenti il mistero della salvezza, partecipiamo a questa liturgia eterna.
235. In che modo la Chiesa in terra celebra la liturgia?
1140-1144
1188
La Chiesa in terra celebra la liturgia come popolo sacerdotale, nel quale ciascuno opera secondo la propria funzione, nell'unità dello Spirito Santo: i battezzati si offrono in sacrificio spirituale; i ministri ordinati celebrano secondo l'Ordine ricevuto per il servizio di tutti i membri della Chiesa; i Vescovi e i presbiteri operano nella persona di Cristo Capo.
Come celebrare?
236. Come viene celebrata la liturgia?
1145
La celebrazione liturgica è intessuta di segni e di simboli, il cui significato, radicato nella creazione e nelle culture umane, si precisa negli eventi dell' Antica Alleanza e si rivela pienamente nella Persona e nell' opera di Cristo.
237. Da dove provengono i segni sacramentali?
1146-1152
1189
Alcuni provengono dal creato (luce, acqua, fuoco, pane, vino, olio); altri dalla vita sociale (lavare, ungere, spezzare il pane); altri dalla storia della salvezza nell'Antica Alleanza (i riti della Pasqua, i sacrifici, l'imposizione delle mani, le consacrazioni). Questi segni, alcuni dei quali sono normativi e immutabili, assunti da Cristo, diventano portatori dell'azione di salvezza e di santificazione.
238. Quale legame esiste tra le azioni e le parole nella celebrazione sacramentale?
1153-1155
1190
Nella celebrazione sacramentale azioni e parole sono strettamente congiunte. Infatti, anche se le azioni simboliche già per se stesse sono un linguaggio, è tuttavia necessario che le parole del rito accompagnino e vivifichino queste azioni. Inseparabili in quanto segni e insegnamento, le parole e le azioni liturgiche lo sono anche in quanto realizzano ciò che significano.
239. Con quali criteri il canto e la musica hanno una loro funzione nella celebrazione liturgica?
1156-1158
1191
Poiché il canto e la musica sono strettamente connessi con l'azione liturgica, essi devono rispettare i seguenti criteri: la conformità alla dottrina cattolica dei testi, presi di preferenza dalla Scrittura e dalle fonti liturgiche; la bellezza espressiva della preghiera; la qualità della musica; la partecipazione dell'assemblea; la ricchezza culturale del Popolo di Dio e il carattere sacro e solenne della celebrazione. «Chi canta prega due volte» (sant'Agostino).
240. Qual è la finalità delle sacre immagini?
1159-1161
1192
L'immagine di Cristo è l'icona liturgica per eccellenza. Le altre, che rappresentano la Madonna e i Santi, significano Cristo, che in loro è glorificato. Esse proclamano lo stesso messaggio evangelico che la Sacra Scrittura trasmette attraverso la parola, e aiutano a risvegliare e a nutrire la fede dei credenti.
CAPÍTULO SEGUNDO
CELEBRAR LA LITURGIA DE LA IGLESIA
¿Quién celebra?
233. ¿Quién actúa en la liturgia?
1135-1137
1187
1187
En la liturgia actúa el «Cristo total» (Christus totus), Cabeza y Cuerpo. En
cuanto sumo Sacerdote, Él celebra la liturgia con su Cuerpo, que es la Iglesia
del cielo y de la tierra.
234. ¿Quién celebra la liturgia del cielo?
1138-1139
La liturgia del cielo la celebran los ángeles, los santos de
la Antigua y de la Nueva Alianza, en particular la Madre de Dios, los
Apóstoles, los mártires y «una muchedumbre inmensa, que nadie podría contar,
de toda nación, razas, pueblos y lenguas» (Ap 7, 9). Cuando celebramos en los
sacramentos el misterio de la salvación, participamos de esta liturgia eterna.
235. ¿De qué modo la Iglesia en la tierra celebra la liturgia?
1140-1144
1188
1188
La Iglesia en la tierra celebra la liturgia como pueblo sacerdotal, en el cual
cada uno obra según su propia función, en la unidad del Espíritu Santo: los
bautizados se ofrecen como sacrificio espiritual; los ministros ordenados
celebran según el Orden recibido para el servicio de todos los miembros de la
Iglesia; los obispos y presbíteros actúan en la persona de Cristo Cabeza.
¿Cómo celebrar?
236. ¿Cómo se celebra la liturgia?
1145
La celebración litúrgica está tejida de signos y símbolos,
cuyo significado, enraizado en la creación y en las culturas humanas, se
precisa en los acontecimientos de la Antigua Alianza y se revela en plenitud
en la Persona y la obra de Cristo.
237. ¿De dónde proceden los signos sacramentales?
1146-1152
1189
1189
Algunos signos sacramentales provienen del mundo creado (luz, agua, fuego,
pan, vino, aceite); otros, de la vida social (lavar, ungir, partir el pan);
otros de la historia de la salvación en la Antigua Alianza (los ritos
pascuales, los sacrificios, la imposición de manos, las consagraciones). Estos
signos, algunos de los cuales son normativos e inmutables, asumidos por
Cristo, se convierten en portadores de la acción salvífica y de santificación
238. ¿Qué relación existe entre las acciones y las palabras en
la celebración sacramental?
1153-1155
1190
1190
En la celebración sacramental las acciones y las palabras están estrechamente
unidas. En efecto, aunque las acciones simbólicas son ya por sí mismas un
lenguaje, es preciso que las palabras del rito acompañen y vivifiquen estas
acciones. Indisociables en cuanto signos y enseñanza, las palabras y las
acciones litúrgicas lo son también en cuanto realizan lo que significan.
239. ¿Con qué criterios el canto y la música tienen una
función propia dentro de la celebración litúrgica?
1156-1158
1191
1191
Puesto que la música y el canto están estrechamente vinculados a la acción
litúrgica, deben respetar los siguientes criterios: la conformidad de los
textos a la doctrina católica, y con origen preferiblemente en la Sagrada
Escritura y en las fuentes litúrgicas; la belleza expresiva de la oración; la
calidad de la música; la participación de la asamblea; la riqueza cultural del
Pueblo de Dios y el carácter sagrado y solemne de la celebración.
«El que canta, reza dos veces» (San Agustín).
240. ¿Cuál es la finalidad de las sagradas imágenes?
1159-1161
1192
1192
La imagen de Cristo es el icono litúrgico por excelencia. Las demás, que
representan a la Madre de Dios y a los santos, significan a Cristo, que en
ellos es glorificado. Las imágenes proclaman el mismo mensaje evangélico que
la Sagrada Escritura transmite mediante la palabra, y ayudan a despertar y
alimentar la fe de los creyentes.
Buongiorno cara Mirta e grazie infinite delle tue gradite visite... La vita continua, ti auguro tutto il bene che Dio sa dare.
RispondiEliminaTomaso
un abbraccio grande Lory
RispondiEliminaQuando celebriamo nel Sacramento il mistero della salvezza, partecipiamo alla liturgia eterna insieme agli Angeli, i Santi, alla Madonna, gli Apostoli, i Martiri e se penso che ogni volta in quell'istante io sono in mezzo a loro, mi vengono i brividi di gioia.
RispondiEliminaIn quel momento e' un po' piu' comprensibile, per me per le mie capacita', la dimensione dell'Eternita'.
Vincenzo
è sempre bello leggere i tuoi post :)
RispondiEliminaBuona giornata cara!!
RispondiEliminaMIRTA!
RispondiEliminaE 'bello venire da te.
Qui puoi trovare conforto.
Lucia
Con il catechismo ripassiamo le fondamenta della nostra fede. Un carissimo saluto!
RispondiEliminaCon el catecismos repasamos las verdades fundamentales de nuestra fe. Un abrazo!