«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gv 8,12

«Yo soy la luz del mundo. El que me sigue no andará en tinieblas, sino que tendrá la luz de la Vida». Jn 8,12

L'inferno esiste- El infierno existe y es eterno

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lunedì 20 giugno 2011

Mi querida Paulita (3) MILAGROS EUCARÍSTICOS – MIRACOLI EUCARISTICI





Continuo ad aiutare la mia nipotina a fare la prima comunione -Continúo ayudando a mi ahijadita a prepararse para hacer la primera comunión)


Querida Paulita:


Hoy te he preparado una entrada muy especial, con milagros eucarísticos, me he conmovido mucho cuando ví acá en Ferrara en la Iglesia de Santa María in Vado, las gotas de sangre que brotaron de la hostia, como también cuando ví los videos que están al final con milagros ocurridos muy recientemente.

Te quiero mucho. Un gran beso...





MILAGROS EUCARÍSTICOS – MIRACOLI EUCARISTICI


a) LANCIANO

En un pueblo de Italia, llamado Lanciano, Jesús quiso dejarnos una prueba de su presencia real en la Eucaristía, alrededor del año 750. Quizás es el milagro eucarístico más importante. En la iglesia de San Francisco, donde ocurrió el milagro, hay una inscripción en mármol que cuenta el prodigio (cuyas reliquias todavía se conservan en esa iglesia). Dice así: Alrededor de los años setecientos después de Jesucristo, en esta iglesia, un monje sacerdote dudó de que en la hostia consagrada estuviera verdaderamente el Cuerpo de nuestro Señor y en el cáliz la Sangre. Celebró la misa y, después de decir las palabras de la consagración, vio que la hostia se convertía en Carne y el vino en Sangre. Todo esto lo mostró a los que estaban allí, y después a todo el pueblo.




La Carne se conserva todavía íntegra y la Sangre está ahora en cinco coágulos desiguales... Todo esto se puede ver en esta capilla, hecha por Francisco Valsecca, a su costa, en el año del Señor 1636. Durante los últimos años, diversos científicos han analizado varias veces en el laboratorio estas reliquias y han confirmado que se trata de carne humana y sangre humana. Concretamente: el 18 de noviembre de 1970 los franciscanos, con autorización de la Santa Sede, confiaron a dos investigadores italianos, los profesores Linoli y Bertelli, el análisis de las reliquias. El 4 de marzo de 1971 entregaron sus conclusiones, que han sido publicadas en muchas revistas científicas. Los principales resultados se resumen así:
- La carne y la sangre son verdaderamente humanas, de un hombre.
- La carne y la sangre son de una persona viva (es decir, no de un cadáver).
- La carne y la sangre son del mismo grupo sanguíneo: AB.
- El diagrama de esta sangre corresponde al de una sangre humana que hubiera sido extraída del cuerpo el mismo día en que se hizo el análisis.
- La carne corresponde inequívocamente al músculo cardíaco (miocardio).
- Si se pesan los coágulos de sangre (son cinco), cada uno de ellos pesa exactamente lo mismo que el conjunto de los cinco.
- La conservación de estas reliquias en perfecto estado, a pesar de haber sido expuestas durante doce siglos a los agentes físicos, atmosféricos y biológicos, es un fenómeno extraordinario e inexplicable.

En 1973, el Consejo Superior de la Organización Mundial de la Salud de la ONU nombró una comisión para comprobar estas conclusiones. Los trabajos duraron quince meses, con un total de quinientos exámenes, y confirmaron lo dicho por los profesores italianos. En 1991, se volvieron a hacer los análisis, con los instrumentos técnicos más modernos, y se llegó a las mismas conclusiones.













L'Antica Anxanum dei Frentani conserva il primo e più grande Miracolo Eucaristico della Chiesa Cattolica,da oltre 1200 anni.Esso avvenne infatti nell' ottavo secolo d.C. nella piccola chiesa di San Legonziano,che oggi è inglobata nel più grandioso Santuario che sopra fu eretto.
Un monaco Basiliano pare 'dubitasse' della reale presenza di Cristo nell'ostia  e nel vino che stava per assumere;in quel preciso istante,la prima divenne carne e il secondo sangue vivo,che si raggrumò in cinque globuli irregolari per forma e grandezza. Incredulità e sgomento non riuscirono a nascondere ai fedeli ciò che stava succedendo e il monaco dovette rivelarlo ai presenti. Nella foto sopra, vediamo il piccolo oratorio di San Legonziano (costruito tra VI-VII sec.) dove la tradizione racconta sia avvenuto il prodigio,come attesta la targa affissa alla parete.Esso si trova attualmente ad un livello inferiore sotterraneo.

Un giorno un monaco mentre celebrava la Santa Messa fu assalito dal dubbio circa la presenza reale di Gesù nella Santa Eucaristia. Pronunziate le parole della consacrazione sul pane e sul vino, all'improvviso, dinanzi ai suoi occhi vide il pane trasformarsi in Carne, il vino in Sangue.


Quale fu la sua reazione di fronte alla inattesa mutazione che coinvolse anche le specie sacramentali? Attingendo dal citato documento, leggiamo: "Da tanto e così stupendo miracolo atterrito e confuso, stette gran pezzo come in una divina estasi trasportato; ma, finalmente, cedendo il timore allo spirituale contento, che gli riempiva l'anima, con viso giocondo ancorché di lacrime asperso, voltatosi alle circostanti, così disse: 'O felici assistenti ai quali il Benedetto Dio per confondere l'incredulità mia ha voluto svelarsi in questo santissimo Sacramento e rendersi visibile agli occhi vostri. Venite, fratelli, e mirate il nostro Dio fatto vicino a noi'". E' il sentimento comune che si accompagna ad ogni esperienza di Dio e del suo misterioso agire con i figli degli uomini. Il pane e il vino, investiti dalla forza creatrice e santificatrice della Parola, si sono mutati improvvisamente, totalmente e visibilmente in Carne e Sangue.

Subito,scartata l'ipotesi di un imbroglio,si gridò al prodigio e da allora i reperti,pur custoditi senza particolari cure di ermeticità o asetticità, si sono conservati fino ai giorni nostri.I reperti sono visibili dai fedeli e visitatori,posti sopra l'altare Maggiore,al centro del presbiterio del Santuario del Miracolo Eucaristico e noti in tutto il mondo.Si trovano in questa sede dal 1902.

In novembre 1970, per le istanze dell'arcivescovo di Lanciano, Monsignor Perantoni, e del ministro provinciale dei Conventuali di Abruzzo, e con l'autorizzazione di Roma, i Francescani di Lanciano decisero di sottoporre a un esame scientifico queste "reliquie" che risalivano a quasi 12 secoli. Certamente era una sfida: ma né la fede cattolica (che qui non era affatto in gioco), né una tradizione storica certa hanno nulla da temere dalla scienza, perché ciascuna rimane nel proprio campo.

Il compito fu affidato al dott.
Edoardo Linoli, capo del servizio all'ospedale d'Arezzo e professore di anatomia, di istologia, di chimica e di microscopia clinica, coadiuvato del prof. Ruggero Bertelli dell'Università di Siena. Il dott. Linoli effettuò dei prelevamenti sulle sacre reliquie, il 18 novembre 1970, poi eseguì le analisi in laboratorio. Il 4 marzo 1971, il professore presentò un resoconto dettagliato dei vari studi fatti. Ecco le conclusioni essenziali:

1. La "carne miracolosa" è veramente carne costituita dal tessuto muscolare striato del miocardio.
2. Il "sangue miracoloso" è vero sangue: l'analisi cromatografica lo dimostra con certezza assoluta e indiscutibile.
3. Lo studio immunologico manifesta che la carne e il sangue sono certamente di natura umana e la prova immunoematologica permette di affermare con tutta oggettività e certezza che ambedue appartengono allo stesso gruppo sanguigno AB. Questa identità del gruppo sanguigno può indicare l'appartenenza della carne e del sangue alla medesima persona, con la possibilità tuttavia dell'appartenenza a due individui differenti del medesimo gruppo sanguigno.
4. Le proteine contenute nel sangue sono normalmente ripartite, nella percentuale identica a quella dello schema siero-proteico del sangue fresco normale.
5. Nessuna sezione istologica ha rivelato traccia di infiltrazioni di sali o di sostanze conservatrici utilizzate nell'antichità allo scopo di mummificazione. Certo, la conservazione di proteine e dei minerali osservati nella carne e nel sangue di Lanciano non è né impossibile né eccezionale: le analisi ripetute hanno permesso di trovare proteine nelle mummie egiziane di 4 e di 5.000 anni. Ma è opportuno sottolineare che il caso di un corpo mummificato secondo i procedimenti conosciuti, è molto differente da quello di un frammento di miocardio, lasciato allo stato naturale per secoli, esposto agli agenti fisici atmosferici e biochimici.

Il prof. Linoli scarta anche l'ipotesi di un falso compiuto nei secoli passati: "Infatti, dice, supponendo che si sia prelevato il cuore di un cadavere, io affermo che solamente una mano esperta in dissezione anatomica avrebbe potuto ottenere un "taglio" uniforme di un viscere incavato (come si può ancora intravedere sulla "carne") e tangenziale alla superficie di questo viscere, come fa pensare il corso prevalentemente longitudinale dei fasci delle fibre muscolari, visibile, in parecchi punti nelle preparazioni istologiche. Inoltre, se il sangue fosse stato prelevato da un cadavere, si sarebbe rapidamente alterato, per deliquescenza o putrefazione.


La relazione del prof. Linoli fu pubblicata in Quaderni Sclavo in Diagnostica, 1971, fasc. 3 (Grafiche Meini, Siena) e suscitò un grande interesse nel mondo scientifico. Anche nel 1973, il Consiglio superiore dell'Organizzazione mondiale della Sanità, O.M.S./O.N.U. nominò una commissione scientifica per verificare, mediante esperimenti di controllo, le conclusioni del medico italiano. I lavori durarono 15 mesi con un totale di 500 esami. Le ricerche furono le medesime di quelle effettuate dal prof. Linoli, con altri complementi. La conclusione di tutte le reazioni e di tutte le ricerche confermarono ciò che già era stato dichiarato e pubblicato in Italia.

In maniera precisa, fu affermato che i frammenti prelevati a Lanciano non potevano essere assimilati da tessuti mummificati. La loro conservazione dopo quasi dodici secoli, in reliquiari di vetro e in assenza di sostanze conservanti, antisettiche, antifermentative e mummificanti, non è scientificamente spiegabile: infatti i vasi che racchiudono queste reliquie non impediscono l'accesso dell'aria e della luce né l'entrata di parassiti d'ordine vegetale o animale, veicoli ordinari dell'aria atmosferica. In quanto alla natura del frammento di carne, la commissione dichiara senza esitazione che si tratta di un tessuto vivente perché risponde rapidamente a tutte le reazioni cliniche proprie degli esseri viventi.






b) FERRARA


En Ferrara (donde yo vivo Paulita), en la iglesia de Santa María del Vado, se custodian las señales de un milagro ocurrido en el día de Pascua, el 28 de marzo de 1171: el milagro de la sangre que brotó de la hostia consagrada. Durante la misa, al partir la hostia, surgió de ella un borbotón de sangre que llegó a impregnar la pequeña bóveda que estaba sobre el altar. Algunos testigos afirmaron haber visto que también la hostia tomó un aspecto sanguíneo. Otros dijeron que habían visto la figura de un niño en el lugar de la hostia.
  
Sean o no ciertos estos dos testimonios, siguen presentes, inconfundibles, las manchas de sangre en la bóveda que está encima del altar; todavía hoy se puede observar esto en la basílica de Santa María del Vado, en Ferrara. Sabes Pauly que yo soy tesgigo y he visto yo misma con mis propios ojos esas manchas, las fotos que están acá abajo las hemos sacado nosotros con el tío Mauro.












Il 28 marzo 1171, giorno di Pasqua, nella chiesa ferrarese di Santa Maria in Vado, durante la solenne Celebrazione eucaristica presieduta dal priore Pietro da Verona, assistito da padre Bono, padre Leonardo e padre Aimone, allo spezzar del pane l'ostia consacrata sarebbe divenuta carne, e ne sarebbe uscito un forte fiotto di sangue che avrebbe macchiato la piccola e bassa volta sovrastante l'altare[2].
Udita la notizia, che aveva fatto subito il giro della città, accorsero l'allora arcivescovo Amato e l'omologo di Ravenna, Gherardo: ascoltati i testimoni oculari, dichiararono che quello era vero e realissimo sangue miracoloso di Nostro Signore

Il presunto miracolo è citato anche da altre fonti: nel 1197 Giraldo Cambrense scrisse la Gemma Ecclesiastica, ricordando l'evento. Papa Eugenio IV, in una bolla del 30 marzo 1442, scrisse che la Chiesa di Santa Maria in Vado "deve essere onorata, perché in essa il corpo e sangue di Cristo apparvero manifestamente durante la messa". Papa Benedetto XIV ricordò l'episodio nel "De servorum Dei beatificatione et beatorum canonizatione".

Le macchie di sangue sono custodite in un piccolo tempio all'interno della basilica, affidata attualmente alla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, fondata da San Gaspare del Bufalo. Abitando a Ferrara io stessa ho visto le macchie nella volticina del miracolo, le foto che ci sono sopra le abbiamo fatto noi stessi.
Tra i pellegrini illustri sono annoverati i seguenti papi: Alessandro III (1177), Urbano III (1187), Eugenio IV (1438), Clemente VIII (1598), Pio IX (1857) e Giovanni Paolo II il 20 settembre 1990.

c) ALATRI

La reliquia de otro milagro eucarístico, llamado de la hostia encarnada, se conserva aún hoy en la basílica de San Pablo apóstol, de la ciudad de Alatri, en la región del Lazio (Italia). Este prodigioso acontecimiento viene relatado en un documento de grandísima autoridad: la bula Fraternitatis tuae, del Papa Gregorio IX, fechada el 13 de marzo de 1228. Gregorio, obispo, siervo de los siervos de Dios, al venerable hermano obispo de Alatri: salud y bendición apostólica. Hemos recibido tu carta, hermano queridísimo, que nos informaba de cómo una joven, sugestionada por el malvado consejo de una señora maléfica, después de haber recibido de manos del sacerdote el Cuerpo Santísimo de Cristo, lo mantuvo en la boca hasta el momento en que, aprovechando la ocasión oportuna, lo pudo esconder en un paño; tres días después, encontró en ese paño aquel mismo Cuerpo que había recibido en forma de pan, transformado en carne, como todavía hoy puede comprobar cualquiera con sus propios ojos.

La città di Alatri custodisce uno dei pochi miracoli eucaristici d'Italia. Si narra che intorno all'anno 1228, vi era una donna che praticava l’arte della magia, mescolata con liturgie e segni religiosi, e a lei ricorrevano la gente in caso di bisogno. Una volta per rendere più efficace la sua magia convinse una ragazza a portarle un’ostia consacrata. La fanciulla si recò in chiesa ed una volta presa la comunione, senza farsi notare, nascose l’ostia in un fazzoletto per consegnarla alla maga. Ma i giorni passarono e la fattucchiera non venne a ritirare l’ostia. A quel punto, presa da curiosità, la ragazza aprì il fazzoletto: l’ostia si era trasformata in un pezzo di carne sanguinante
La ragazza davanti a quel miracolo pianse e confesso l’accaduto. Presto la notizia si sparse per il paese, anche il clero venne a conoscenza dell’accaduto, ed il vescovo stesso si recò a casa della ragazza che gli consegnò il pezzo di carne ancora sanguinante. Il vescovo portò la particola nella cattedrale, informò il papa Gregorio IX, che scrisse una lettera in data 13 marzo 1228, dove consigliava di dare una penitenza mite alla ragazza per il sacrilegio commesso, mentre la maga doveva presentarsi ai vescovi e chiedere il perdono per la nefandezza che aveva commesso. 

d) BOLSENA

El milagro eucarístico de los corporales manchados de sangre ocurrió en la iglesia de Santa Cristina de Bolsena, en 1263 (los corporales son un pequeño mantel cuadrado que se pone en el altar, y sobre él se dejan la patena con la hostia y el cáliz). La reliquia, es decir, los corporales manchados de sangre, se conserva en la catedral de Orvieto. Traemos aquí el texto de una lápida que está en Bolsena; seguimos la traducción italiana que hizo Giovanni Battista Scotti en el año 1863: En la época en que el Papa Urbano IV, de feliz memoria, residía en Orvieto con sus hermanos cardenales y con su curia, había un sacerdote alemán, muy prudente y con una insigne bondad de costumbres, y que se mostraba fiel a Dios en todas las cosas. Pero, sin embargo, dudaba mucho de la fe en este sacramento (la Eucaristía): ¿cómo es posible que, al decir el sacerdote esas palabras - esto es mi Cuerpo -, el pan se convierta en el verdadero y Santísimo Cuerpo de Cristo, y que al decir las otras palabras - esto es mi Sangre -, el vino se convierta en su Sangre?
Llegado a la fortaleza de Bolsena, decidió celebrar la santa misa en esta iglesia de Santa Cristina Virgen. Mientras celebraba la misa, concretamente cuando tenía la hostia en las manos encima del cáliz, ocurrió una cosa maravillosa, capaz de admirar tanto a los tiempos antiguos como a los modernos. De improviso, la hostia apareció visiblemente como verdadera carne, y mojada con sangre roja, salvo en la parte que estaba justo entre los dedos del sacerdote. Además, un paño que estaba ahí preparado para las purificaciones quedó empapado por aquella efusión de sangre. A la vista del milagro, ese sacerdote que antes dudaba, una vez confirmado en la fe, se asombró y decidió esconder todo envolviéndolo en los corporales. Las gotas de sangre que caían y teñían los corporales dejaban ahí impresas otras tantas figuras, semejantes a un hombre. Viendo esto, el sacerdote se aterrorizó y dejó de celebrar la santa misa: no se atrevía a continuar. Movido por un íntimo dolor y lleno de arrepentimiento, dejó, con la debida devoción, aquel venerable sacramento en el sagrario de la iglesia y corrió con prisa al encuentro del mismísimo Papa. De rodillas ante él, le contó todo lo que había ocurrido, así como su dureza de corazón, y le pidió perdón y misericordia. Oído todo esto, el Papa quedó lleno de grandísima admiración, lo absolvió y le impuso una saludable penitencia. El Papa, de rodillas en el suelo, tomó en sus manos aquel venerable sacramento, y lo llevó a la iglesia de Orvieto, con himnos y cantos, con alegría y regocijo, y lo depositó con veneración en el sagrario de la misma iglesia. Era el año 1263. Ésta fue la primera procesión del Corpus Christi, fiesta que el propio Urbano IV instituyó el año siguiente, 1264.

Il miracolo eucaristico di Bolsena secondo la tradizione sarebbe avvenuto nel 1263 o 1264 nell'omonima cittadina in provincia di Viterbo: mentre un sacerdote celebrava la messa, l'ostia consacrata avrebbe sanguinato.

La Chiesa cattolica ha riconosciuto ufficialmente il miracolo e da tale avvenimento ha avuto origine la festa cattolica del Corpus Domini. Ad esso è legata anche la costruzione del Duomo di Orvieto, dove è conservato il corporale, intriso di sangue, utilizzato durante la celebrazione in cui avvenne il miracolo.
A Bolsena, nella chiesa di Santa Cristina, è conservata l'epigrafe in marmo, attribuita a Ippolito Scalza, realizzata nel 1573, con la descrizione dell'episodio.[1]. Secondo la tradizione nella tarda estate dell'anno 1263 (o 1264) un sacerdote boemo, Pietro da Praga, fu assalito dal dubbio sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino consacrati.

In un periodo di controversie teologiche sul mistero eucaristico, il sacerdote intraprese un pellegrinaggio verso Roma, per pregare sulla tomba di Pietro e placare nel suo animo i dubbi di fede che, in quel momento, stavano mettendo in crisi la sua vocazione. La preghiera, la penitenza e la meditazione nella basilica di San Pietro rinfrancarono l'animo del sacerdote, che riprese quindi il viaggio di ritorno verso la sua terra.
(La messa di Bolsena, particolare, 1512, Vaticano)

Percorrendo la via Cassia, si fermò a pernottare nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena.

Il ricordo della martire Cristina, la cui fede non aveva vacillato di fronte all'estremo sacrificio del martirio, turbò nuovamente il sacerdote e, il giorno dopo, chiese di celebrare messa nella chiesa. Di nuovo tornò l'incertezza di quello che stava facendo; pregò intensamente la santa perché intercedesse presso Dio affinché anche lui potesse avere «quella fortezza d'animo e quell'estremo abbandono che Dio dona a chi si affida a lui».

Durante la celebrazione, dopo la consacrazione, alla frazione dell'Ostia, sarebbe apparso ai suoi occhi un "prodigio" al quale da principio non voleva credere: l'Ostia che teneva tra le mani sarebbe diventata carne da cui stillava "miracolosamente" abbondante sangue. Impaurito e confuso ma, nello stesso tempo, pieno di gioia, cercò di nascondere ai presenti quello che stava avvenendo: concluse la celebrazione, avvolse tutto nel corporale di lino usato per la purificazione del calice che si macchiò immediatamente di sangue e fuggì verso la sacrestia. Durante il tragitto alcune gocce di sangue sarebbero cadute anche sul marmo del pavimento e sui gradini dell'altare.

Il sacerdote andò subito da papa Urbano IV, che si trovava ad Orvieto, per riferirgli l'accaduto. Il papa inviò a Bolsena Giacomo, vescovo di Orvieto, per verificare la veridicità del fatto e riportare le reliquie. Secondo la leggenda, il presule fu accompagnato dai teologi Tommaso d'Aquino e Bonaventura da Bagnoregio. Tra la commozione e l'esultanza di tutti, il vescovo di Orvieto tornò dal Papa con le reliquie del "miracolo". Urbano IV ricevette l'ostia e i lini che si supponeva fossero intrisi di sangue, li mostrò al popolo dei fedeli e li depose nel sacrario della cattedrale orvietana di Santa Maria.

A seguito di ciò e delle rivelazioni della liegina Beata Giuliana di Cornillon, che aveva già proposto al suo Vescovo una solennità in onore del Ss. Sacramento, nel 1264, con la bolla Transiturus de hoc mundo, Urbano IV istituì la solennità del Corpus Domini, e fu affidato a Tommaso d'Aquino il compito di preparare i testi per la liturgia delle ore e per la Messa della nuova festività, stabilendo che questa venisse celebrata il giovedì dopo l'ottava di Pentecoste.

Per custodire il corporale fu innalzato a Orvieto, sul luogo più alto e a partire dal 1290, il Duomo, al quale si aggiunse la cappella del Corporale (1350-1364) e la Cappella Nuova (1408-1504). Il Duomo venne disegnato da Arnolfo di Cambio (1290) in forme tardo romaniche. I lavori proseguirono in stile gotico sotto la guida di Lorenzo Maitani a partire dai primi anni del 1300 e terminarono solo alla fine del 1500.



h) LOURDES

El 22 de agosto de 1888, un sacerdote francés, miembro del llamado Peregrinaje Nacional, propuso hacer en Lourdes una procesión con el Santísimo Sacramento. Habían pasado treinta años desde las apariciones de la Virgen a santa Bernadette (que era muy devota de la Eucaristía).

Ese día, a las cuatro de la tarde, se hizo por primera vez, delante de la gruta de las apariciones, la bendición a todos los enfermos, venidos con los otros peregrinos. ¡Qué espectáculo! Creo que no hay un acto de fe en la presencia real de Jesús en la Eucaristía más hermoso que el que se hace en Lourdes durante la procesión y la bendición de los enfermos con el Santísimo Sacramento. En aquella primera procesión tuvo lugar unan curación instantánea e importantísima: el señor Pietro Delannoy, que desde hacía años estaba enfermo de ataraxia (la ataraxia es una enfermedad que impide la coordinación de los movimientos voluntarios y que conduce inexorablemente a la muerte), se curó instantáneamente en el momento en que pasaba ante él la custodia con el Santísimo Sacramento. Era el primer milagro eucarístico que ocurría en Lourdes. Desde ese día, nunca se ha dejado de hacer la procesión eucarística para los enfermos. Por eso el santuario de Lourdes se ha convertido en uno de los testimonios más evidentes de la fe en la presencia real de Jesús en la Eucaristía. 


El año 1889 María Luisa Horeau, completamente ciega, consiguió que la llevaran a Lourdes en un tren de peregrinos. Llena de fe, se sumergió dos días seguidos en el agua milagrosa de las piscinas: pero no ocurrió nada. Hacia las cuatro de la tarde del segundo día, rezaba de rodillas no lejos de la gruta, durante la bendición con el Santísimo Sacramento. Después de la bendición, la procesión se puso en movimiento para subir hacia la basílica. Todos los enfermos estaban allí, tendidos sobre sus lechos, con los ojos dirigidos hacia Dios, que iba a pasar en medio de ellos, para consolarlos o curarlos. Una muchedumbre inmensa les rodeaba de rodillas. De todas partes, surgían aclamaciones. María Luisa no había podido acercarse a la gruta y debió esperar cerca de la piscina. Pero su corazón estaba preparado. Esperaba allí, llena de fe, el paso del buen Maestro. Había pedido a una amiga, que le guiaba y le ayudaba, que le avisara en el preciso momento en que nuestro Señor pasase a su lado: Cuando el Santísimo Sacramento se acerque a mí, ¡avísame! Quiero dirigirle en ese momento mis alabanzas y mis votos ardientes. Cuando Jesús estaba a punto de pasar al lado de María Luisa, su amiga se apresuró a decirle al oído: Ahora. La pobre mujer se puso de rodillas y, con un acento de fe, empezó a gritar: ¡Hosanna, hosanna al Hijo de Dios! Oh buen Maestro, ten piedad de mí. Señor, ¡haz que vea! En ese mismo instante, una luz deslumbrante le pasó delante de los ojos, un gran dolor punzante se apoderó de ella, y sus ojos se abrieron a la luz. Empezó a ver la santa hostia, al obispo que llevaba la custodia y a la multitud que la rodeaba por todas partes. Vio a lo lejos la gruta, desde donde la estatua blanca de María parecía sonreírle. María Horeau se había curado completamente al paso del Santísimo Sacramento.  

Quando un sacerdote francese del Pellegrinaggio Nazionale propose nel 1888 di compiere una processione con il Santissimo Sacramento a Lourdes, si verificò una guarigione prodigiosa. Da allora i malati che si recano a Lourdes in pellegrinaggio vengono benedetti con il Santissimo Sacramento e senza numero sono state le guarigioni miracolose verifcatesi al passaggio del Santissimo. Il Santuario di Lourdes è un esempio luminoso della fede nella reale presenza di Gesù nell’Eucaristia.

Il 22 agosto del 1888, alle 4 del pomeriggio, si svolse per la prima volta a Lourdes la processione con la benedizione finale dei malati con il Santissimo Sacramento. Fu un sacerdote a proporre questa pia iniziativa e da allora non si è più abbandonata. Quando il 22 agosto del 1888 si benedissero i malati davanti alla grotta delle apparizioni con il Santissimo Sacramento, Pietro Delanoy, da anni sofferente di atarassia (malattia che impedisce il coordinamento dei movimenti volontari, e che conduce sicuramente alla morte), fu guarito istantaneamente al passaggio dell’Ostensorio. Era il primo Miracolo Eucaristico che avveniva a Lourdes. Da quella data in poi, la processione Eucaristica per gli infermi non si è più interrotta. 



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23 commenti:

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  2. Querida María Cristina si no puedes ver los videos acá si haces clic sobre los mismos los puedes ver en el sitio de you tube. Un gran saludo, gracias por tu visita

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  3. La tua nipotina è molto bella!Grazie a te continuerà ad essere bella anche dentro!Baci,Rosetta

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  4. Que linda nena tu ahijada, y encomiable ese trabajo de catequesis que le ayudara mucho en su andadura por la vida. Besos querida amiga Mirta

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  5. Non conoscevo questi miracoli! Hai fatto un gran bel lavoro.
    E poi devo dirti, anche se te l'go già detto, che la tua nipotina è proprio bella.

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  6. María Cristina le he preguntado a mi técnico personal (mi marido) y dice que tal vez no veas los videos porque te falta instalar uno de estos plugin en el programa que usas para navegar

    http://www.adobe.com/products/shockwaveplayer/

    http://www.java.com

    Vas a estos sitios y los descargas gratis

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  7. Ciao cara Mirta, vedo che anche tu hai una bella nipotina, è vero la gioia che ci trasmettono è sempre immensa.
    Buona settimana cara amica.
    Tomaso

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  8. che bello questo post Mirta!!!
    Io ho visto quello della Chiesa di Ferrara: davvero impressionante!
    Buona settimana

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  9. HOLA MIRTA, MUCHA LUZ PARA TU AHIJADITA Y QUE LA COMUNIÓN SEA UN DÍA PARA QUE ELLA DISFRUTE DE ESE MOMENTO MÁGICO Y ÚNICO.-
    UN BESO ENORME.-

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  10. ciao mirta complimenti a tutti voi, grazie per questi video alcuni li avevo visti altri no, ma sono sempre impressionanti e suggestivi, baci a presto rosa buona serata.)

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  11. Leggendo i tuoi scritti e osservando i video sono rimasta piacevolmente sorpresa ma mia mamma ha potuto rivivere le emozioni dei pellegrinaggi fatti tempo fa con la ns. parrocchia
    ciao e grazie per diffondere questa luce eterna

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  12. auguroni alla tua dolce nipotina...un abbraccio lory

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  13. Amica mia...
    ...non riesco a non provare un profondo senso di vertigine, dinanzi a tali manifestazioni del Cielo...
    ...è nostro preciso dovere PROSTRARCI E ADORARE, dinanzi alla Divina Potenza...

    Ti abbraccio!
    (Ps: come sei bella!)

    Maddy

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  14. cara, carissima mirta... lo so che posso sembrarti noiosa nel dire sempre le stesse cose ma ogni volta non riesco a non ringraziarti per tutti i tuoi post così ricchi e profondi. la tua nipotina sarà certo orgogliosa di una zia così fervente nel trasmetterle un tale amore verso Gesù presente nell'Eucarestia! ti abbraccio forte

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  15. Sono stata a Lanciano con un pellegrinaggio della mia parrocchia una quindicina di anni fa, è stata una esperienza arricchente come lo sono i tuoi post, a volte ricordare certi misteri è importante, io è da tempo che non pensavo a questo miracolo.
    Grazie.

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  16. Magnifica lección de catequesis le has dejado a tu pequeña ahijada.
    He visto los videos y he quedado impresionada, las fotos también he podido verlas, son estupendas.
    Todas tus entradas están muy trabajadas y eso es digno de agradecer.
    Un abrazo amiga Mirta.

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  17. La mirabile potenza di Dio in mezzo a noi!
    Un caro saluto, a presto!
    Silvia

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  18. ciao Mirta!, avrei piacere condividere la mia gioia ed offrirti un piccolo dono anche se solo virtuale
    lo trovi qui http://valzerdiemozioni.blogspot.com/2011/06/auguri-ricordi-e.html

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  19. ciao...grazie..grazie per le belle cose che inserisci sempre..la tua nipotina è davvero un tesoro..un bacio..ciao..luigina

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  20. Grazie dei vostri commenti! Un carissimo saluto!!


    ¡Gracias por sus comentarios!Un gran abrazo

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  21. Querida tia mia:
    muy lindo todo gracias por todo.te quiero y te extraño mucho.


    PD:figate si en la mail hay mensajes mio.
    un beso
    Paulita tu qurida sobrina

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  22. Alcuni di questi miracoli non li conoscevo cara Mirta.Grazie di aver condiviso con noi queste informazioni .
    Un abbraccio

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  23. Un abbracio Cara Erika, a me questi miracoli, anche documentati in video, mi sono arrivato al profondo del cuore.

    Un abbraccio per te!

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Grazie per la visita.
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Coroncina alla Divina Misericordia

Coroncina della Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska): “Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina” (Diario, 848). “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà”. (Diario, 1731). “Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. ” Gesù ha raccomandato di recitare la coroncina a qualsiasi ora ma in particolare nell'ora della propria morte, ossia le 3 del pomeriggio, che Lui stesso ha chiamato un'ora di grande misericordia per il mondo intero. "In quell'ora dice Gesù non rifiuterò nulla all'anima che Mi prega per la Mia Passione" (Diario, 687)..

Coronilla de la Divina Misericordia

Coronilla de la Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska)“Por el rezo de este Rosario, me complace dar todo lo que me pidan. Quien lo rece, alcanzará gran Misericordia en la hora de su muerte. Aunque sea un pecador empedernido, si reza este Rosario, aunque sea una sola vez, logrará la gracia de mi infinita Misericordia”.“Si se reza este Rosario delante de los moribundos, se calma la ira de Dios, y su insondable Misericordia se apodera de su alma. Cuando recen este Rosario al lado del moribundo, me pondré entre el Padre y el alma moribunda, no como justo Juez, sino como Redentor Misericordioso”.

"Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l'impegno di farlo ogni giorno..."(Teresa di Calcutta)

Si estás buscando a Dios y no sabes como empezar, aprende a rezar, asume el compromiso de hacerlo cada día...(Teresa de Calcuta)

Apparizioni di Garabandal: Un avviso, un miracolo, un castigo (clic sull'immagine)

Apariciones de Garabandal: Un Aviso, un Milagro, un Castigo (Clic sobre la imagen)

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