«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gv 8,12

«Yo soy la luz del mundo. El que me sigue no andará en tinieblas, sino que tendrá la luz de la Vida». Jn 8,12

L'inferno esiste- El infierno existe y es eterno

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martedì 22 gennaio 2013

CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA Compendio (LITURGIA- OPERA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ ) - CATECISMO DE LA IGLESIA CATÓLICA Compendio (LITURGIA)








CAPITOLO SECONDO

CELEBRARE LA LITURGIA DELLA CHIESA

Chi celebra?

233. Chi agisce nella liturgia?
1135-1137
1187
Nella liturgia agisce «Cristo tutto intero» («Christus Totus»), Capo e Corpo. Quale sommo Sacerdote, egli celebra con il suo Corpo, che è la Chiesa celeste e terrena.

234. Da chi è celebrata la liturgia celeste?
1138-1139
La liturgia celeste è celebrata dagli Angeli, dai Santi dell'Antica e della Nuova Alleanza, in particolare dalla Madre di Dio, dagli Apostoli, dai Martiri e da una «moltitudine immensa, che nessuno» può contare, «di ogni Nazione, razza, popolo e lingua» (Ap 7,9). Quando celebriamo nei Sacramenti il mistero della salvezza, partecipiamo a questa liturgia eterna.

235. In che modo la Chiesa in terra celebra la liturgia?
1140-1144
1188
La Chiesa in terra celebra la liturgia come popolo sacerdotale, nel quale ciascuno opera secondo la propria funzione, nell'unità dello Spirito Santo: i battezzati si offrono in sacrificio spirituale; i ministri ordinati celebrano secondo l'Ordine ricevuto per il servizio di tutti i membri della Chiesa; i Vescovi e i presbiteri operano nella persona di Cristo Capo.

Come celebrare?

236. Come viene celebrata la liturgia?
1145
La celebrazione liturgica è intessuta di segni e di simboli, il cui significato, radicato nella creazione e nelle culture umane, si precisa negli eventi dell' Antica Alleanza e si rivela pienamente nella Persona e nell' opera di Cristo.

237. Da dove provengono i segni sacramentali?
1146-1152
1189
Alcuni provengono dal creato (luce, acqua, fuoco, pane, vino, olio); altri dalla vita sociale (lavare, ungere, spezzare il pane); altri dalla storia della salvezza nell'Antica Alleanza (i riti della Pasqua, i sacrifici, l'imposizione delle mani, le consacrazioni). Questi segni, alcuni dei quali sono normativi e immutabili, assunti da Cristo, diventano portatori dell'azione di salvezza e di santificazione.

238. Quale legame esiste tra le azioni e le parole nella celebrazione sacramentale?
1153-1155
1190
Nella celebrazione sacramentale azioni e parole sono strettamente congiunte. Infatti, anche se le azioni simboliche già per se stesse sono un linguaggio, è tuttavia necessario che le parole del rito accompagnino e vivifichino queste azioni. Inseparabili in quanto segni e insegnamento, le parole e le azioni liturgiche lo sono anche in quanto realizzano ciò che significano.

239. Con quali criteri il canto e la musica hanno una loro funzione nella celebrazione liturgica?
1156-1158
1191
Poiché il canto e la musica sono strettamente connessi con l'azione liturgica, essi devono rispettare i seguenti criteri: la conformità alla dottrina cattolica dei testi, presi di preferenza dalla Scrittura e dalle fonti liturgiche; la bellezza espressiva della preghiera; la qualità della musica; la partecipazione dell'assemblea; la ricchezza culturale del Popolo di Dio e il carattere sacro e solenne della celebrazione. «Chi canta prega due volte» (sant'Agostino).

240. Qual è la finalità delle sacre immagini?
1159-1161
1192
L'immagine di Cristo è l'icona liturgica per eccellenza. Le altre, che rappresentano la Madonna e i Santi, significano Cristo, che in loro è glorificato. Esse proclamano lo stesso messaggio evangelico che la Sacra Scrittura trasmette attraverso la parola, e aiutano a risvegliare e a nutrire la fede dei credenti.





CAPÍTULO SEGUNDO

CELEBRAR LA LITURGIA DE LA IGLESIA

¿Quién celebra?
233. ¿Quién actúa en la liturgia?
1135-1137
1187
En la liturgia actúa el «Cristo total» (Christus totus), Cabeza y Cuerpo. En cuanto sumo Sacerdote, Él celebra la liturgia con su Cuerpo, que es la Iglesia del cielo y de la tierra.
234. ¿Quién celebra la liturgia del cielo?
1138-1139
La liturgia del cielo la celebran los ángeles, los santos de la Antigua y de la Nueva Alianza, en particular la Madre de Dios, los Apóstoles, los mártires y «una muchedumbre inmensa, que nadie podría contar, de toda nación, razas, pueblos y lenguas» (Ap 7, 9). Cuando celebramos en los sacramentos el misterio de la salvación, participamos de esta liturgia eterna. 

235. ¿De qué modo la Iglesia en la tierra celebra la liturgia?
1140-1144
1188
La Iglesia en la tierra celebra la liturgia como pueblo sacerdotal, en el cual cada uno obra según su propia función, en la unidad del Espíritu Santo: los bautizados se ofrecen como sacrificio espiritual; los ministros ordenados celebran según el Orden recibido para el servicio de todos los miembros de la Iglesia; los obispos y presbíteros actúan en la persona de Cristo Cabeza. 

¿Cómo celebrar?
236. ¿Cómo se celebra la liturgia?
1145
La celebración litúrgica está tejida de signos y símbolos, cuyo significado, enraizado en la creación y en las culturas humanas, se precisa en los acontecimientos de la Antigua Alianza y se revela en plenitud en la Persona y la obra de Cristo. 

237. ¿De dónde proceden los signos sacramentales?
1146-1152
1189
Algunos signos sacramentales provienen del mundo creado (luz, agua, fuego, pan, vino, aceite); otros, de la vida social (lavar, ungir, partir el pan); otros de la historia de la salvación en la Antigua Alianza (los ritos pascuales, los sacrificios, la imposición de manos, las consagraciones). Estos signos, algunos de los cuales son normativos e inmutables, asumidos por Cristo, se convierten en portadores de la acción salvífica y de santificación
238. ¿Qué relación existe entre las acciones y las palabras en la celebración sacramental?
1153-1155
1190
En la celebración sacramental las acciones y las palabras están estrechamente unidas. En efecto, aunque las acciones simbólicas son ya por sí mismas un lenguaje, es preciso que las palabras del rito acompañen y vivifiquen estas acciones. Indisociables en cuanto signos y enseñanza, las palabras y las acciones litúrgicas lo son también en cuanto realizan lo que significan.
239. ¿Con qué criterios el canto y la música tienen una función propia dentro de la celebración litúrgica?
1156-1158
1191
Puesto que la música y el canto están estrechamente vinculados a la acción litúrgica, deben respetar los siguientes criterios: la conformidad de los textos a la doctrina católica, y con origen preferiblemente en la Sagrada Escritura y en las fuentes litúrgicas; la belleza expresiva de la oración; la calidad de la música; la participación de la asamblea; la riqueza cultural del Pueblo de Dios y el carácter sagrado y solemne de la celebración.
«El que canta, reza dos veces» (San Agustín).
240. ¿Cuál es la finalidad de las sagradas imágenes?
1159-1161
1192
La imagen de Cristo es el icono litúrgico por excelencia. Las demás, que representan a la Madre de Dios y a los santos, significan a Cristo, que en ellos es glorificado. Las imágenes proclaman el mismo mensaje evangélico que la Sagrada Escritura transmite mediante la palabra, y ayudan a despertar y alimentar la fe de los creyentes.


7 commenti:

  1. Buongiorno cara Mirta e grazie infinite delle tue gradite visite... La vita continua, ti auguro tutto il bene che Dio sa dare.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. Quando celebriamo nel Sacramento il mistero della salvezza, partecipiamo alla liturgia eterna insieme agli Angeli, i Santi, alla Madonna, gli Apostoli, i Martiri e se penso che ogni volta in quell'istante io sono in mezzo a loro, mi vengono i brividi di gioia.
    In quel momento e' un po' piu' comprensibile, per me per le mie capacita', la dimensione dell'Eternita'.
    Vincenzo

    RispondiElimina
  3. MIRTA!
    E 'bello venire da te.
    Qui puoi trovare conforto.
    Lucia

    RispondiElimina
  4. Con il catechismo ripassiamo le fondamenta della nostra fede. Un carissimo saluto!

    Con el catecismos repasamos las verdades fundamentales de nuestra fe. Un abrazo!

    RispondiElimina


Grazie per la visita.
Gracias por la visita.

Coroncina alla Divina Misericordia

Coroncina della Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska): “Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina” (Diario, 848). “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà”. (Diario, 1731). “Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. ” Gesù ha raccomandato di recitare la coroncina a qualsiasi ora ma in particolare nell'ora della propria morte, ossia le 3 del pomeriggio, che Lui stesso ha chiamato un'ora di grande misericordia per il mondo intero. "In quell'ora dice Gesù non rifiuterò nulla all'anima che Mi prega per la Mia Passione" (Diario, 687)..

Coronilla de la Divina Misericordia

Coronilla de la Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska)“Por el rezo de este Rosario, me complace dar todo lo que me pidan. Quien lo rece, alcanzará gran Misericordia en la hora de su muerte. Aunque sea un pecador empedernido, si reza este Rosario, aunque sea una sola vez, logrará la gracia de mi infinita Misericordia”.“Si se reza este Rosario delante de los moribundos, se calma la ira de Dios, y su insondable Misericordia se apodera de su alma. Cuando recen este Rosario al lado del moribundo, me pondré entre el Padre y el alma moribunda, no como justo Juez, sino como Redentor Misericordioso”.

"Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l'impegno di farlo ogni giorno..."(Teresa di Calcutta)

Si estás buscando a Dios y no sabes como empezar, aprende a rezar, asume el compromiso de hacerlo cada día...(Teresa de Calcuta)

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