«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gv 8,12

«Yo soy la luz del mundo. El que me sigue no andará en tinieblas, sino que tendrá la luz de la Vida». Jn 8,12

L'inferno esiste- El infierno existe y es eterno

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martedì 28 settembre 2010

FESTA DEGLI ARCANGELI

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Mercoledì 29 Settembre 2010

FESTA DEGLI ARCANGELI

SS. MICHELE, GABRIELE, RAFFAELE

 

 




Il nuovo calendario ha riunito in una sola celebrazione i tre arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, la cui festa cadeva rispettivamente il 29 settembre, il 24 marzo e il 24 ottobre.
Dell'esistenza di questi Angeli parla esplicitamente la Sacra Scrittura che dà loro un nome e ne determina la funzione:  
S. Michele, l'antico patrono della Sinagoga, è ora patrono della Chiesa universale;
S. Gabriele è l'angelo dell'Incarnazione e forse dell'agonia nell'orto degli ulivi;
S. Raffaele è la guida dei viandanti e dei malati.

Michele è citato nella Bibbia come primo dei principi e custode del popolo di Israele: « Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. » (Dn 12,1)
Nel Nuovo Testamento è definito come arcangelo nella Lettera di Giuda 9 : « L'arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore! » mentre nell'Apocalisse di Giovanni, Michele conduce i suoi angeli nella battaglia contro il drago, rappresentante il demonio, e lo sconfigge: « Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. » (Ap 12,7-8)

Michele vuol dire "CHI COME DIO". Fu questo il grido di battaglia con cui debellò Lucifero e gli angeli ribelli suoi seguaci e riunì sotto la sua bandiera tutti gli Angeli fedeli. Il suo stesso nome è perciò una protesa di fedeltà e di umiltà, un grido di amore, un programma di vita. Michele, di cui il profeta Daniele, sottolinea la particolare autorità, dicendo "uno dei primi principi" (Dn 10,13), è "l'Angelo preposto al popolo eletto". In un certo senso ci appare come il primo umile della storia. : 
Per i cristiani, quindi, l'Arcangelo S. Michele è considerato come il più potente difensore del popolo di Dio. Nell'iconografia, sia orientale sia occidentale, S. Michele viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano, sotto i suoi piedi il dragone - mostro, satana, sconfitto nella battaglia. I credenti da secoli si affidano alla sua protezione qui sulla terra, ma anche particolarmente nel momento del giudizio, come recita un'antica invocazione: 
'Arcangelo viene riconosciuto anche come guida delle anime al cielo. Questa funzione di S. Michele è evidenziata nella liturgia romana, in particolare nella preghiera all'offertorio della messa dei defunti: 
"Signore Gesù Cristo, libera le anime dei fedeli defunti dalle pene dell'inferno ! San Michele, che porta i tuoi santi segni , le conduca alla luce santa che promettesti ad Abramo e alla sua discendenza." 
Tra le numerose apparizioni dell'Arcangelo le più celebri sono certamente quelle che avvennerò nel Gargano. La prima avvenne il giorno 8 maggio 492, sotto il pontificato di Gelasio I, sul monte Gargano, oggi Monte Sant’Angelo,nelle Puglie, in Italia. Un ricco abitante di Siponto aveva le sue mandrie a pascolare sui fianchi del monte Gargano. Un giorno, nascondendosi all’occhio dei bovari, un toro scomparve. Dopo molte ricerche, lo si ritrovò infine sulla cima più scoscesa della montagna, all’entrata di una grotta, con le corna impigliate in forti liane. Furioso contro gli ostacoli che lo trattenevano sul posto, l’animale si dibatteva così violentemente che nessuno potette accostarlo. Allora si lanciò verso di lui una freccia; ma, cosa strana, quella freccia svoltò a metà della sua corsa, ed andò a colpire quello che l’aveva lanciata. Questo fatto straordinario riempì d’una tale paura i bovari, che si allontanarono immediatamente dalla grotta.Questo evento impressionò la città di Siponto ed il vescovo Lorenzo Maiorano ordinò delle pubbliche preghiere. Tre giorni dopo, San Michele apparve al prelato e gli disse: "Io sono l’arcangelo Michele, uno di quelli che stanno costantemente davanti al Signore. Ho scelto questo luogo per essere venerato sulla terra; io ne sarò il protettore per sempre". Il vescovo e gli abitanti si recarono processionalmente fino alla grotta del monte Gargano, e pregarono in onore dell’Arcangelo. Qualche tempo dopo, Siponto vide i suoi nemici devastare le sue campagne e minacciare la città. La battaglia scoppiò, e Siponto pareva vinta, quando, improvvisamente, una formidabile scossa squarciò il monte Gargano; dalla sua vetta, coperta da un nero vapore, sgorgarono dei fulmini e dei lampi che portarono il terrore e la morte nel campo nemico. Trionfante per il soccorso miracoloso di San Michele, la città di Siponto si mostrò riconoscente al suo potente protettore. Eseguì subito dei lavori giganteschi, al fine di poter accedere più facilmente sul monte Gargano, e sulla grotta naturale che fece rivestire interiormente con marmi preziosi, essa costruì una bella chiesa la cui dedicazione solenne ebbe luogo il 29 settembre 522, da parte del papa San Bonifacio. Questa chiesa è da allora il luogo di incontro di numerosi pellegrinaggi, e grandi miracoli, specie di conversione interiore vi sono operati per la potente intercessione di San Michele.
Fino all'inizio del VII secolo, il Monte Sant'Angelo è il santuario per eccellenza di San Michele. L'arcangelo si è pertanto mostrato con splendore a Roma, nell'anno 590. la peste fa strage nella Città, decimando la popolazione - ad iniziare dal pontefice regnante - Pelagio II - ed isolando dal resto del mondo il centro della cristianità. Il nuovo papa, Gregorio, che si chiamerà Magno, ricorre ai mezzi provati: egli invita il popolo ad un triduum di preghiera chiuso da una processione penitenziale di cui lui stesso prende la testa, portando in alto l'icona della Vergine dipinta da San Luca, che si conserva nella Basilica della Madonna della Neve (oggi Santa Maria Maggiore) e che si venera sotto il titolo di Salus populi romani. Come la processione giunge sulle rive del Tevere, i fedeli, sorpresi, poi meravigliati, si mettono a guardare il cielo che si è subitaneamente illuminato: ... dei canti di una straordinaria bellezza sembrano rispondere nelle nubi. Nello stesso momento, il pontefice vede apparire al di sopra del mausoleo di Adriano il grande arcangelo che, armato da capo a piedi, che ripone la spada nel suo fodero. A partire da quel momento, l'epidemia si mette a regredire, per ben presto cessare del tutto. Si chiamerà da allora il monumento Castel Sant'Angelo: una replica della grotta del monte Gargano vi sarà edificata, e si erigerà alla sua sommità un'immensa statua dell'arcangelo. 

Preghiera a San Michele

Leone XIII scrisse una famosa preghiera a san Michele in seguito alla visione di spiriti infernali che si addensavano sulla Città Eterna. Comandò di recitarla al termine di ogni Santa Messa. La prescrizione non si trova più nel messale di Giovanni XXIII.
San Michele Arcangelo,
difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio.
Gli comandi Iddio,
supplichevoli ti preghiamo:
tu, che sei il Principe della milizia celeste,
con la forza divina rinchiudi nell'inferno Satana
e gli altri spiriti maligni
che girano il mondo
per portare le anime alla dannazione.
Amen.


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Corona Angelica di San Michele
Questo pio esercizio venne rivelato dallo stesso 5. Michele, Principe della Milizia Celeste, durante un'apparizione alla serva di Dio Antonia d'Astonaco, in Portogallo. Le disse di voler essere vene­rato con Nove salutazioni corrispondenti ai nove Cori degli Angeli. Promise ancora a chi lo venerasse in tal modo, prima della 5. Comunione, di ot­tenere da Dio che fosse accompagnato alla Comunione da un Angelo di ciascu­no dei nove Cori. E a chi recitasse questa Corona ogni giorno, promise l'assisten­za sua e quella degli Angeli in vita e, nel Purgatorio, dopo morte.
 

Coroncina Angelica in http://www.unavox.it/CorSanMichArc.htm
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Gabriele è l'annunciatore per eccellenza delle divine rivelazioni.  Rivela a Daniele i segreti del piano di Dio: « intesi la voce di un uomo, in mezzo all'Ulai, che gridava e diceva: "Gabriele, spiega a lui la visione". » (Dn 8, 16) -  « mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della sera. Egli mi rivolse questo discorso: "Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere". » (Dn 9, 21-22).
Gabriele annunzia a Zaccaria la nascita di Giovanni : « Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni... L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio .» (Lc 1, 11-19);
Gabriele annunzia a Maria la nascita di Gesù : « Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.” »
(Lc 1, 26-31).  

Significato del nome Gabriele : "uomo di Dio" (assiro), "fortezza di dio" (ebraico).

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Raffaele anch'egli sta davanti al trono di Dio: « Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore. » (Tb 12, 15);  - « Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe » (Ap 8,2). Accompagna e custodisce Tobia nelle peripezie del suo viaggio e gli guarisce il padre cieco.
Dei tre, Raffaele è il meno noto, e meno diffuso è il suo culto tra i fedeli. Forse ciò dipende dal fatto che egli appare soltanto nell'Antico Testamento, ma non nel Nuovo, dove figura invece Gabriele, l'Angelo dell'Annunciazione, e Michele, l'Angelo guerriero dell'Apocalisse.
Anche nell'arte Raffaele ha avuto minore abbondanza di raffigurazioni. Nell'iconografia cristiana i suoi attributi sono il pesce e il vaso dei medicamenti ma appare anche accanto al giovanetto Tobiolo, come attento compagno di viaggio, specialmente nell'episodio del pesce catturato nel Tigri.
Raffaele è invocato come protettore dei mali della carne e delle infermità del corpo. Ma più giustamente, viene considerato come esemplare Custode nei viaggi : colui al quale ogni padre, come Tobia, vorrebbe affidare il proprio figlio che affronta, solo, il lungo e sconosciuto viaggio della vita.
Essendo un personaggio di un libro deuterocanonico della Bibbia, Raffaele non è riconosciuto dalla maggior parte dei Protestanti.

Significato del nome Raffaele : "Dio guarisce, ha guarito" (ebraico).

1 commento:

  1. ciao grazie di queste belle notizie, la preghiera per S.Michele e bella e ti ringrazio

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Grazie per la visita.
Gracias por la visita.

Coroncina alla Divina Misericordia

Coroncina della Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska): “Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina” (Diario, 848). “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà”. (Diario, 1731). “Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. ” Gesù ha raccomandato di recitare la coroncina a qualsiasi ora ma in particolare nell'ora della propria morte, ossia le 3 del pomeriggio, che Lui stesso ha chiamato un'ora di grande misericordia per il mondo intero. "In quell'ora dice Gesù non rifiuterò nulla all'anima che Mi prega per la Mia Passione" (Diario, 687)..

Coronilla de la Divina Misericordia

Coronilla de la Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska)“Por el rezo de este Rosario, me complace dar todo lo que me pidan. Quien lo rece, alcanzará gran Misericordia en la hora de su muerte. Aunque sea un pecador empedernido, si reza este Rosario, aunque sea una sola vez, logrará la gracia de mi infinita Misericordia”.“Si se reza este Rosario delante de los moribundos, se calma la ira de Dios, y su insondable Misericordia se apodera de su alma. Cuando recen este Rosario al lado del moribundo, me pondré entre el Padre y el alma moribunda, no como justo Juez, sino como Redentor Misericordioso”.

"Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l'impegno di farlo ogni giorno..."(Teresa di Calcutta)

Si estás buscando a Dios y no sabes como empezar, aprende a rezar, asume el compromiso de hacerlo cada día...(Teresa de Calcuta)

Apparizioni di Garabandal: Un avviso, un miracolo, un castigo (clic sull'immagine)

Apariciones de Garabandal: Un Aviso, un Milagro, un Castigo (Clic sobre la imagen)

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