L’eutanasia è una falsa soluzione al dramma della sofferenza e la vera risposta è nel testimoniare l’amore che aiuta ad affrontare il dolore e l’agonia in modo umano.
Lo ha rilevato Benedetto XVI, parlando ai fedeli radunati in Piazza San Pietro, prima della recita dell’Angelus, il 1 febbraio 2009.
Lo ha revelado Benedico XVI, hablando a los fieles reunidos en la Plaza de San Pedro, antes del rezo del Angelus, el 1 de febrero de 2009.
Il Papa ha notato che Gesù muore in croce per amore e per questo dà significato a tutta la sofferenza umana. Nessuna lacrima, ha osservato il Papa, va perduta davanti a Dio.
El papa ha señalado que Jesú muere en la cruz por amor y por esto da significado a todo el sufrimiento humano. Ninguna lágrima, ha observado el Papa, se pierde delante de Dio.
- Cos’è l’eutanasia?
-¿Qué es la eutanasia?
L’eutanasia comporta il dare la morte a chi è ancora vivo. Una morte per di più programmata dal medico che, per vocazione e professione, è ministro della vita.
La eutanasia implica dar la muerta a quien está todavía vivo. Una muerte además programada por el médico que, por vocación y profesión, es ministro de la vida.
Vari principi morali sono coinvolti nella pratica dell’eutanasia:
Varios principios morales están comprometidos en la práctica de la eutanasia:
- L’eutanasia contraddice il principio fondamentale d’indisponibilità del diritto alla vita, diritto che spetta solo a Dio.
-La eutanasia contradice el principio fundamental de indisponibilidad del derecho a la vida, derecho que pertenece sólo a Dios.
- L’eutanasia nasce da un’ideologia che rivendica all’uomo pieno potere sulla vita e quindi sulla morte; un’ideologia che affida assurdamente ad un essere umano il potere di decidere chi deve vivere e chi no (eugenetica).
- La eutanasia nace de una ideología que reivindica al hombre con pleno poder sobre la vida y por lo tanto sobre la muerte; una ideología que confía absurdamente a un ser humano el poder de decidir quién debe vivir y quién no (eugenesia).
- Essa è estrema via di fuga di fronte all’angoscia della morte (vista come inutile, un non-senso...); è una scorciatoia che non dà senso alcuno al morire, nè conferisce dignità al morente; è una strategia di rimozione; l’uomo è caduto vittima della paura ed invoca la morte pur sapendo che è una sconfitta ed un atto di estrema debolezza .
- La misma es una vía estrema de fuga de frente a la angustia de la muertae (vista como inútil, sin sentido..); es una salida que no tiene da ningún sentido a morir, ni confiere dignidad al moribundo, es una estrategia de remoción; el hombre cae siendo víctima del miedo e invoca la muerte, no obstante que sabe es una derrota es un acto de extrema debilidad.
- È vista talvolta anche come un modo per contenere i costi, sopratutto nei confronti di malati terminali, dementi, anziani macilenti e improduttivi... peso morto per se stessi, per i familiari, per gli ospedali, per la società...
- A veces se ve también, como un modo de contener los gastos, sobre todo en relación a los enfermos terminales, dementes, ancianos e improductivos… considerados un peso para sí mismo, para los familiares, hospitales y para la sociedad…
- Quanto al pensiero, tutto cattolico, che anche un minuto in più sia importante, si pensi a quante volte l’ultimo minuto ha capovolto il senso di tutta l’esistenza. Succede alla vita dei re come a quella dei contadini. Può perfino capitare che sia l’unico momento dotato di un senso. Per questo vivere in una società dove tutti fanno di tutto per aiutarti a vivere è meglio che vivere in una società dove sai che a un certo punto ti lasci andare e tutti ti lasciano andare.
- En el pensamiento católico, un minuto más es importante, porque muchas veces el último minuto ha cambiado radicalmente el sentido de toda la existencia. Sucede a la vida de los reyes como a las de los campesinos. Puede pasar que sea el único momento dotado de un sentido. Por esto vivir en una sociedad donde todos hacen de todo para ayudarte a vivir es mejor que vivir en una sociedad donde en la que sabes que en un cierto momento te deja ir y todos de dejar partir.
Catechismo della Chiesa Cattolica- Catesismo della Iglesia Católica
L'eutanasia
2276- Coloro la cui vita è minorata o indebolita richiedono un rispetto particolare. Le persone ammalate o handicappate devono essere sostenute perché possano condurre un'esistenza per quanto possibile normale.
2277- Qualunque ne siano i motivi e i mezzi, l'eutanasia diretta consiste nel mettere fine alla vita di persone handicappate, ammalate o prossime alla morte. Essa è moralmente inaccettabile.
Così un'azione oppure un'omissione che, da sé o intenzionalmente, provoca la morte allo scopo di porre fine al dolore, costituisce un'uccisione gravemente contraria alla dignità della persona umana e al rispetto del Dio vivente, suo Creatore. L'errore di giudizio, nel quale si può essere incorsi in buona fede, non muta la natura di quest'atto omicida, sempre da condannare e da escludere.
2278- L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.
2279- Anche se la morte è considerata imminente, le cure che d'ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte. L'uso di analgesici per alleviare le sofferenze del moribondo, anche con il rischio di abbreviare i suoi giorni, può essere moralmente conforme alla dignità umana, se la morte non è voluta né come fine né come mezzo, ma è soltanto prevista e tollerata come inevitabile. Le cure palliative costituiscono una forma privilegiata della carità disinteressata. A questo titolo devono essere incoraggiate.
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm#I.%20Il%20rispetto%20della%20vita%20umana
La eutanasia
2276- Aquellos cuya vida se encuentra disminuida o debilitada tienen derecho a un respeto especial. Las personas enfermas o disminuidas deben ser atendidas para que lleven una vida tan normal como sea posible.
2277- Cualesquiera que sean los motivos y los medios, la eutanasia directa consiste en poner fin a la vida de personas disminuidas, enfermas o moribundas. Es moralmente inaceptable.
Por tanto, una acción o una omisión que, de suyo o en la intención, provoca la muerte para suprimir el dolor, constituye un homicidio gravemente contrario a la dignidad de la persona humana y al respeto del Dios vivo, su Creador. El error de juicio en el que se puede haber caído de buena fe no cambia la naturaleza de este acto homicida, que se ha de rechazar y excluir siempre.
2278- La interrupción de tratamientos médicos onerosos, peligrosos, extraordinarios o desproporcionados a los resultados puede ser legítima. Interrumpir estos tratamientos es rechazar el ‘encarnizamiento terapéutico’. Con esto no se pretende provocar la muerte; se acepta no poder impedirla. Las decisiones deben ser tomadas por el paciente, si para ello tiene competencia y capacidad o si no por los que tienen los derechos legales, respetando siempre la voluntad razonable y los intereses legítimos del paciente.
2279 -Aunque la muerte se considere inminente, los cuidados ordinarios debidos a una persona enferma no pueden ser legítimamente interrumpidos. El uso de analgésicos para aliviar los sufrimientos del moribundo, incluso con riesgo de abreviar sus días, puede ser moralmente conforme a la dignidad humana si la muerte no es pretendida, ni como fin ni como medio, sino solamente prevista y tolerada como inevitable. Los cuidados paliativos constituyen una forma privilegiada de la caridad desinteresada. Por esta razón deben ser alentados.
http://blogcattolici.blogspot.com/2007/09/perch-leutanasia-inaccettabile.html
io non sono per l'eutanasia...la vita è un dono e come tale deve essere vissuto
RispondiEliminaciao