«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gv 8,12

«Yo soy la luz del mundo. El que me sigue no andará en tinieblas, sino que tendrá la luz de la Vida». Jn 8,12

L'inferno esiste- El infierno existe y es eterno

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martedì 9 aprile 2013

CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA Compendio (Matrimonio ) - CATECISMO DE LA IGLESIA CATÓLICA Compendio (Matrimonio )






IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

337. Qual è il disegno di Dio sull'uomo e sulla donna?
1601-1605
Dio, che è amore e che ha creato l'uomo per amore, l'ha chiamato ad amare. Creando l'uomo e la donna, li ha chiamati nel Matrimonio a un'intima comunione di vita e di amore fra loro, «così che non sono più due, ma una carne sola» (Mt 19,6). Benedicendoli, Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi» (Gn 1,28).

338. Per quali fini Dio ha istituito il Matrimonio?
1659-1660
L'unione matrimoniale dell'uomo e della donna, fondata e strutturata con leggi proprie dal Creatore, per sua natura è ordinata alla comunione e al bene dei coniugi e alla generazione ed educazione dei figli. L'unione matrimoniale, secondo l'originario disegno divino, è indissolubile, come afferma Gesù Cristo: «Quello che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi» (Mc 10,9).

339. In qual modo il peccato minaccia il Matrimonio?
1606-1608
A causa del primo peccato, che ha provocato anche la rottura della comunione tra l'uomo e la donna, donata dal Creatore, l'unione matrimoniale è molto spesso minacciata dalla discordia e dall'infedeltà. Tuttavia Dio, nella sua infinita misericordia, dona all'uomo e alla donna la sua grazia per realizzare l'unione delle loro vite secondo l'originario disegno divino.

340. Che cosa insegna l'Antico Testamento sul Matrimonio?
1609-1611
Dio, soprattutto attraverso la pedagogia della Legge e dei profeti, aiuta il suo popolo a maturare progressivamente la coscienza dell'unicità e dell'indissolubilità del Matrimonio. L'alleanza nuziale di Dio con Israele prepara e prefigura l'Alleanza nuova compiuta dal Figlio di Dio, Gesù Cristo, con la sua sposa, la Chiesa.

341. Qual è la novità donata da Cristo al Matrimonio?
1612-1617
1661
Gesù Cristo non solo ristabilisce l'ordine iniziale voluto da Dio, ma dona la grazia per vivere il Matrimonio nella nuova dignità di Sacramento, che è il segno del suo amore sponsale per la Chiesa: «Voi mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa» (Ef 5,25).

342. Il Matrimonio è un obbligo per tutti?
1618-1620
Il Matrimonio non è un obbligo per tutti. In particolare Dio chiama alcuni uomini e donne a seguire il Signore Gesù nella via della verginità o del celibato per il Regno dei cieli, rinunciando al gran bene del Matrimonio per preoccuparsi delle cose del Signore e cercare di piacerGli, diventando segno dell'assoluto primato dell'amore di Cristo e dell'ardente attesa della sua venuta gloriosa.

343. Come si celebra il Sacramento del Matrimonio?
1621-1624
Poiché il Matrimonio stabilisce i coniugi in uno stato pubblico di vita nella Chiesa, la sua celebrazione liturgica è pubblica, alla presenza del sacerdote (o del testimone qualificato della Chiesa) e degli altri testimoni.

344. Che cosa è il consenso matrimoniale?
1625-1632
1662-1663
Il consenso matrimoniale è la volontà, espressa da un uomo e da una donna, di donarsi mutuamente e definitivamente, allo scopo di vivere un'alleanza di amore fedele e fecondo. Poiché il consenso fa il Matrimonio, esso è indispensabile e insostituibile. Per rendere valido il Matrimonio, il consenso deve avere come oggetto il vero Matrimonio ed essere un atto umano, cosciente e libero, non determinato da violenza o costrizioni.

345. Che cosa si richiede quando uno degli sposi non è cattolico?
1633-1637
Per essere leciti, i matrimoni misti (fra cattolico e battezzato non cattolico) richiedono la licenza dell'autorità ecclesiastica. Quelli con disparità di culto (fra cattolico e non battezzato) per essere validi hanno bisogno di una dispensa. In ogni caso, è essenziale che i coniugi non escludano l'accettazione dei fini e delle proprietà essenziali del Matrimonio, e che il coniuge cattolico confermi gli impegni, conosciuti anche dall'altro coniuge, di conservare la fede e di assicurare il Battesimo e l'educazione cattolica dei figli.

346. Quali sono gli effetti del Sacramento del Matrimonio?
1638-1642
Il Sacramento del Matrimonio genera tra i coniugi un vincolo perpetuo ed esclusivo. Dio stesso suggella il consenso degli sposi. Pertanto il Matrimonio concluso e consumato tra battezzati non può essere mai sciolto. Inoltre questo Sacramento conferisce agli sposi la grazia necessaria per raggiungere la santità nella vita coniugale e per l'accoglienza responsabile dei figli e la loro educazione.

347. Quali sono i peccati gravemente contrari al Sacramento del Matrimonio?
1645-1648
Essi sono: l'adulterio; la poligamia, in quanto contraddice la pari dignità tra l'uomo e la donna, l'unicità e l'esclusività dell'amore coniugale; il rifiuto della fecondità, che priva la vita coniugale del dono dei figli; e il divorzio, che contravviene all'indissolubilità.

348. Quando la Chiesa ammette la separazione fisica degli sposi?
1629
1649
La Chiesa ammette la separazione fisica degli sposi quando la loro coabitazione è divenuta per motivi gravi praticamente impossibile, anche se auspica una loro riconciliazione. Ma essi, finché vive il coniuge, non sono liberi di contrarre una nuova unione, a meno che il loro Matrimonio sia nullo, e tale venga dichiarato dall'autorità ecclesiastica.

349. Qual è l'atteggiamento della Chiesa verso i divorziati risposati?
1650-1651
1665
Fedele al Signore, la Chiesa non può riconoscere come Matrimonio l'unione dei divorziati risposati civilmente. «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio» (Mc 10,11-12). Verso di loro la Chiesa attua un'attenta sollecitudine, invitandoli a una vita di fede, alla preghiera, alle opere di carità e all'educazione cristiana dei figli. Ma essi non possono ricevere l'Assoluzione sacramentale, né accedere alla Comunione eucaristica, né esercitare certe responsabilità ecclesiali, finché perdura tale situazione, che oggettivamente contrasta con la legge di Dio.

350. Perché la famiglia cristiana è chiamata anche Chiesa domestica?
1655-1658
1666
Perché la famiglia manifesta e attua la natura comunionale e familiare della Chiesa come famiglia di Dio. Ciascun membro, secondo il proprio ruolo, esercita il sacerdozio battesimale, contribuendo a fare della famiglia una comunità di grazia e di preghiera, una scuola delle virtù umane e cristiane, il luogo del primo annuncio della fede ai figli.




EL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
 

337. ¿Cuál es el designio de Dios sobre el hombre y la mujer?

1601-1605

Dios, que es amor y creó al hombre por amor, lo ha llamado a amar. Creando al hombre y a la mujer, los ha llamado en el Matrimonio a una íntima comunión de vida y amor entre ellos, «de manera que ya no son dos, sino una sola carne» (Mt 19, 6). Al bendecirlos, Dios les dijo: «Creced y multiplicaos» (Gn 1, 28). 


338. ¿Con qué fines ha instituido Dios el Matrimonio?

1659-1660

La alianza matrimonial del hombre y de la mujer, fundada y estructurada con leyes propias dadas por el Creador, está ordenada por su propia naturaleza a la comunión y al bien de los cónyuges, y a la procreación y educación de los hijos. Jesús enseña que, según el designio original divino, la unión matrimonial es indisoluble: «Lo que Dios ha unido, que no lo separe el hombre» (Mc 10, 9).
339. ¿De qué modo el pecado amenaza al Matrimonio?

1606-1608

A causa del primer pecado, que ha provocado también la ruptura de la comunión del hombre y de la mujer, donada por el Creador, la unión matrimonial está muy frecuentemente amenazada por la discordia y la infidelidad. Sin embargo, Dios, en su infinita misericordia, da al hombre y a la mujer su gracia para realizar la unión de sus vidas según el designio divino original. 


340. ¿Qué enseña el Antiguo Testamento sobre el Matrimonio?

1609-1611

Dios ayuda a su pueblo a madurar progresivamente en la conciencia de la unidad e indisolubilidad del Matrimonio, sobre todo mediante la pedagogía de la Ley y los Profetas. La alianza nupcial entre Dios e Israel prepara y prefigura la Alianza nueva realizada por el Hijo de Dios, Jesucristo, con su esposa, la Iglesia. 


341. ¿Qué novedad aporta Cristo al Matrimonio?

1612-1617
1661

Jesucristo no sólo restablece el orden original del Matrimonio querido por Dios, sino que otorga la gracia para vivirlo en su nueva dignidad de sacramento, que es el signo del amor esponsal hacia la Iglesia: «Maridos, amad a vuestras mujeres como Cristo ama a la Iglesia» (Ef 5, 25) 


342. ¿Es el Matrimonio una obligación para todos?

1618-1620

El Matrimonio no es una obligación para todos. En particular, Dios llama a algunos hombres y mujeres a seguir a Jesús por el camino de la virginidad o del celibato por el Reino de los cielos; éstos renuncian al gran bien del Matrimonio para ocupase de las cosas del Señor tratando de agradarle, y se convierten en signo de la primacía absoluta del amor de Cristo y de la ardiente esperanza de su vuelta gloriosa. 


343. ¿Cómo se celebra el sacramento del Matrimonio?

1621-1624
1663

Dado que el Matrimonio constituye a los cónyuges en un estado público de vida en la Iglesia, su celebración litúrgica es pública, en presencia del sacerdote (o de un testigo cualificado de la Iglesia) y de otros testigos. 


344. ¿Qué es el consentimiento matrimonial?

1625-1632
1662-1663

El consentimiento matrimonial es la voluntad, expresada por un hombre y una mujer, de entregarse mutua y definitivamente, con el fin de vivir una alianza de amor fiel y fecundo. Puesto que el consentimiento hace el Matrimonio, resulta indispensable e insustituible. Para que el Matrimonio sea válido el consentimiento debe tener como objeto el verdadero Matrimonio, y ser un acto humano, consciente y libre, no determinado por la violencia o la coacción. 


345. ¿Qué se exige cuando uno de los esposos no es católico?

1633-1637

Para ser lícitos, los matrimonios mixtos (entre católico y bautizado no católico) necesitan la licencia de la autoridad eclesiástica. Los matrimonios con disparidad de culto (entre un católico y un no bautizado), para ser válidos necesitan una dispensa. En todo caso, es esencial que los cónyuges no excluyan la aceptación de los fines y las propiedades esenciales del Matrimonio, y que el cónyuge católico confirme el compromiso, conocido también por el otro cónyuge, de conservar la fe y asegurar el Bautismo y la educación católica de los hijos. 


346. ¿Cuáles son los efectos del sacramento del Matrimonio?

1638-1642

El sacramento del Matrimonio crea entre los cónyuges un vínculo perpetuo y exclusivo. Dios mismo ratifica el consentimiento de los esposos. Por tanto, el Matrimonio rato y consumado entre bautizados no podrá ser nunca disuelto. Por otra parte, este sacramento confiere a los esposos la gracia necesaria para alcanzar la santidad en la vida conyugal y acoger y educar responsablemente a los hijos. 


347. ¿Cuáles son los pecados gravemente contrarios al sacramento del Matrimonio?

1645-1648

Los pecados gravemente contrarios al sacramento del Matrimonio son los siguientes: el adulterio, la poligamia, en cuanto contradice la idéntica dignidad entre el hombre y la mujer y la unidad y exclusividad del amor conyugal; el rechazo de la fecundidad, que priva a la vida conyugal del don de los hijos; y el divorcio, que contradice la indisolubilidad. 


348. ¿Cuándo admite la Iglesia la separación física de los esposos?

1629
1649

La Iglesia admite la separación física de los esposos cuando la cohabitación entre ellos se ha hecho, por diversas razones, prácticamente imposible, aunque procura su reconciliación. Pero éstos, mientras viva el otro cónyuge, no son libres para contraer una nueva unión, a menos que el matrimonio entre ellos sea nulo y, como tal, declarado por la autoridad eclesiástica. 


349. ¿Cuál es la actitud de la Iglesia hacia los divorciados vueltos a casar?

1650-1651

Fiel al Señor, la Iglesia no puede reconocer como matrimonio la unión de divorciados vueltos a casar civilmente. «Quien repudie a su mujer y se case con otra, comete adulterio contra aquella; y si ella repudia a su marido y se casa con otro, comete adulterio» (Mc 10, 11-12). Hacia ellos la Iglesia muestra una atenta solicitud, invitándoles a una vida de fe, a la oración, a las obras de caridad y a la educación cristiana de los hijos; pero no pueden recibir la absolución sacramental, acercarse a la comunión eucarística ni ejercer ciertas responsabilidades eclesiales, mientras dure tal situación, que contrasta objetivamente con la ley de Dios. 


350. ¿Por qué la familia cristiana es llamada Iglesia doméstica?

1655-1658 1666
La familia cristiana es llamada Iglesia doméstica, porque manifiesta y realiza la naturaleza comunitaria y familiar de la Iglesia en cuanto familia de Dios. Cada miembro, según su propio papel, ejerce el sacerdocio bautismal, contribuyendo a hacer de la familia una comunidad de gracia y de oración, escuela de virtudes humanas y cristianas y lugar del primer anuncio de la fe a los hijos.

8 commenti:

  1. Ciao Mirta,
    ti auguro di trascorrere una settimana felice e gioiosa!
    Baciotti,
    Letizia.

    RispondiElimina
  2. Il sacramento del matrimonio è spesso così sottovalutato....invece è fondamentale!
    Un bacio, cara Mirta!

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  3. Di solito sono le donne ad insistere per il matrimonio, di recente alle mie amiche capita il contrario. Loro non vorrebbero, i compagni sì. Come cambia la società.

    Un abbraccio

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  4. LA FAMIGLIA domestica. . .
    La Famiglia di Dio!
    Vincenzo

    RispondiElimina
  5. Gracias amiga mia
    Por compartir unas ghermosas entradas acompañadas de una bellisimas fotos
    Gracias por siempre dejar tus lindos comentarios como rocio en mi blog
    Besitos mi niña

    RispondiElimina
  6. Si ! gracias por estar y por compartir ! te habìa dejado un comentario se vè que no pudo salir ! a veces ocurre !

    Mirta en mi blog he dejado algo dedicado a vos !

    cuando gustes y si es que gustàs pasà !

    Dios y la Virgen Santisima te bendigan de todo corazòn !

    Paz y Bien * a vos por siempre hermanita ☼ ♥ *

    RispondiElimina
  7. Carissimi amici è sempre un piacere immenso ricevere la vostra visita! Grazie!!

    ¡Queridos amigos es siempre un placer enorme recibir sus visitas!! ¡Gracias!!

    RispondiElimina


Grazie per la visita.
Gracias por la visita.

Coroncina alla Divina Misericordia

Coroncina della Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska): “Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina” (Diario, 848). “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà”. (Diario, 1731). “Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. ” Gesù ha raccomandato di recitare la coroncina a qualsiasi ora ma in particolare nell'ora della propria morte, ossia le 3 del pomeriggio, che Lui stesso ha chiamato un'ora di grande misericordia per il mondo intero. "In quell'ora dice Gesù non rifiuterò nulla all'anima che Mi prega per la Mia Passione" (Diario, 687)..

Coronilla de la Divina Misericordia

Coronilla de la Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska)“Por el rezo de este Rosario, me complace dar todo lo que me pidan. Quien lo rece, alcanzará gran Misericordia en la hora de su muerte. Aunque sea un pecador empedernido, si reza este Rosario, aunque sea una sola vez, logrará la gracia de mi infinita Misericordia”.“Si se reza este Rosario delante de los moribundos, se calma la ira de Dios, y su insondable Misericordia se apodera de su alma. Cuando recen este Rosario al lado del moribundo, me pondré entre el Padre y el alma moribunda, no como justo Juez, sino como Redentor Misericordioso”.

"Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l'impegno di farlo ogni giorno..."(Teresa di Calcutta)

Si estás buscando a Dios y no sabes como empezar, aprende a rezar, asume el compromiso de hacerlo cada día...(Teresa de Calcuta)

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