Libro I
Capitolo
III
L'AMMAESTRAMENTO
DELLA VERITA'
3.In questa vita ogni nostra
opera, per quanto buona, è commista a qualche imperfezione; ogni nostro ragionamento, per
quanto profondo, presenta qualche oscurità. Perciò la constatazione della tua bassezza
costituisce una strada che conduce a Dio più sicuramente che una dotta ricerca
filosofica. Non già che sia una colpa lo studio, e meno ancora la semplice conoscenza
delle cose - la quale è, in se stessa, un ben ed è voluta da Dio -; ma è sempre cosa
migliore una buona conoscenza di sé e una vita virtuosa. Infatti molti vanno spesso fuori
della buona strada e non danno frutto alcuno, o scarso frutto, di bene, proprio perché si
preoccupano più della loro scienza che della santità della loro vita. Che se la gente
mettesse tanta attenzione nell'estirpare i vizi e nel coltivare le virtù, quanta ne mette
nel sollevare sottili questioni filosofiche non ci sarebbero tanti mali e tanti scandali
tra la gente; e nei conviventi non ci sarebbe tanta dissipazione. Per certo, quando sarà
giunto il giorno del giudizio, non ci verrà chiesto che cosa abbiamo studiato, ma
piuttosto che cosa abbiamo fatto; né ci verrà chiesto se abbiamo saputo parlare bene, ma
piuttosto se abbiamo saputo vivere devotamente. Dimmi: dove si trovano ora tutti quei
capiscuola e quei maestri, a te ben noti mentre erano in vita, che brillavano per i loro
studi? Le brillanti loro posizioni sono ora tenute da altri; e non è detto che questi
neppure si ricordino di loro. Quando erano vivi sembravano essere un gran che; ma ora di
essi non si fa parola. Oh, quanto rapidamente passa la gloria di questo mondo! E voglia il
cielo che la loro vita sia stata all'altezza del loro sapere; in questo caso non avrebbero
studiato e insegnato invano. Quanti uomini si preoccupano ben poco di servire Iddio, e si
perdono a causa di un vano sapere ricercato nel mondo. Essi scelgono per sé la via della
grandezza, piuttosto di quella dell'umiltà; perciò si disperde la loro mente (Rm 1,21).
Grande è, in verità, colui che ha grande amore; colui che si ritiene piccolo e non tiene
in alcun conto anche gli onori più alti. Prudente è, in verità, colui che considera
sterco ogni cosa terrena, al fine di guadagnarsi Cristo (Fil 3,8). Dotto, nel giusto senso
della parola, è, in verità, colui che fa la volontà di Dio, buttando in un canto la
propria volontà.
(Dal libro "L'imitazione di Cristo" , Tommaso da Kempis)
Libro I Capitolo 3.- DE LA DOCTRINA DE LA VERDAD
…..3. Toda la perfección de esta vida
tiene consigo cierta imperfección; y toda nuestra speculación no carece de
alguna oscuridad El humilde conocimiento de ti mismo es más cierto camino para
Dios que escudriñar la profundidad de la ciencia. No es de culpar la ciencia,
ni cualquier otro onocimiento de lo que, en sí considerado, es bueno y ordenado
por Dios; mas siempre se ha de anteponer la buena conciencia y la vida
virtuosa. Pero porque muchos estudian más para, saber que para bien vivir, por
eso yerran muchas veces, y poco o ningún fruto hacen.
…..4. Si
tanta, diligencia pusiesen en desarraigar los vicios y sembrar las virtudes
como en mover cuestiones, no se harían tantos males y escándalos en el pueblo,
ni habría tanta. disolución en los
monasterios;
Ciertamente, en el día del Juicio no nos preguntarán qué leímos, sino qué
hicimos; ni cuán bien hablamos, sino cuán religiosamente vivimos. Dime: dónde
están ahora todos aquellos
Señores y
maestros que tú conociste cuando vivían y florecían en los estudios? Ya poseen
otros sus rentas, y por ventura no hay quien de ellos se acuerde. En su vida
parecían algo; ya no hay de
ellos
memoria.
…..5. Oh,
cuán presto se pasa la gloria del mundo! Pluguiera a Dios que su vida
concordara con su ciencia, y entonces hubieran estudiado y leído bien. Cuántos
perecen en este siglo por su vana ciencia, que cuidan poco del servicio de
Dios! Y porque eligen ser más grandes que humildes, por eso se hacen vanos en
sus pensamientos. Verdaderamente es grande el que tiene gran caridad.
Verdaderamente es grande el que se tiene por pequeño y tiene en nada la más
encumbrada honra. Verdaderamente es prudente el que todo lo terreno tiene por
estiércol l (Phil., 3, 8) paraganar a Cristo. Y verdaderamente es sabio el que
hace la voluntad de Dios y deja la suya.
Un libro im portante, che ho letto da ragazzo e che mi è rimasto nella mente.
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