«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gv 8,12

«Yo soy la luz del mundo. El que me sigue no andará en tinieblas, sino que tendrá la luz de la Vida». Jn 8,12

L'inferno esiste- El infierno existe y es eterno

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martedì 31 marzo 2015

Scarso è il numero di coloro che amano la croce di Gesù - Cuán pocos son los que aman la cruz de Cristo








BUON INCONTRO CON GESÙ IN QUESTA SETTIMANA SANTA!

¡FELIZ ENCUENTRO CON JESÚS EN ESTA SEMANA SANTA!



(El texto en español está abajo)

Libro II- Capitolo XI

Scarso è il numero di coloro che amano la croce di Gesù


 (Dal libro "L'imitazione di Cristo" , Tommaso da Kempis)


1. Oggi, di innamorati del suo regno celeste, Gesù ne trova molti; pochi invece ne trova di pronti a portare la sua croce. Trova molti desiderosi di consolazione, pochi desiderosi della tribolazione, molti disposti a sedere a mensa, pochi disposti a digiunare. Tutti desiderano godere con Lui, pochi vogliono soffrire per Lui. Molti seguono Gesù fino alla distribuzione del pane, pochi invece fino al momento di bere il calice della passione. Molti guardano con venerazione ai suoi miracoli, pochi seguono l'ignominia della croce. Molti amano Iddio fin tanto che non succedono avversità. Molti lo lodano e lo benedicono soltanto mentre ricevono da lui qualche consolazione; ma, se Gesù si nasconde e li abbandona per un poco, cadono in lamentazione e in grande abbattimento. Invece coloro che amano Gesù per Gesù, non già per una qualche consolazione propria, lo benedicono nella tribolazione e nella angustia del cuore, come nel maggior gaudio spirituale. E anche se Gesù non volesse mai dare loro una consolazione, ugualmente vorrebbero sempre lodarlo e ringraziarlo.


2. Oh!, quanta è la potenza di un amore schietto di Gesù, non commisto con alcun interesse ed egoismo! Forse che non si debbono definire quali mercenari tutti quelli che vanno sempre cercando consolazione? Forse che non si dimostrano più innamorati di sé che di Cristo quelli che pensano sempre al proprio utile e al proprio vantaggio? Dove si troverà uno che voglia servire Iddio senza ricompensa? E' difficile trovare chi sia spiritualmente così alto da voler essere spogliato di ogni cosa. Invero, chi lo troverà uno veramente povero nello spirito e distaccato da ogni creatura? Il suo pregio è come quello di cose provenienti da lontano, dagli estremi confini della terra (Pro 31,10). Anche se uno si spogliasse di tutte le sue sostanze (Ct 8,7), non è ancor nulla; anche se facesse grande penitenza, è ancora poca cosa; anche se avesse appreso ogni scienza, egli è ancora ben lungi dalla meta; anche se avesse grande virtù e fervente devozione, ancora gli manca molto: cioè la sola cosa, che gli è massimamente necessaria. Che cosa dunque? Che, abbandonato tutto, abbandoni anche se stesso, ed esca totalmente da sé, senza che gli rimanga un briciolo di amore di sé; che, dopo aver compiuto tutto quello che riconosce suo dovere, sia persuaso di non aver fatto niente; che non faccia gran conto di ciò che pur possa sembrare grande, ma sinceramente si proclami servo inutile, come dice la Verità stessa: "Quando avrete fatto tutto ciò che vi è stato comandato, dite: siamo servi inutili" (Lc 17,10). Allora sì, che uno potrà essere davvero povero e nudo spiritualmente, e dire col profeta: "Sono abbandonato e povero" (Sal 24,16). Ma nessuno è più ricco, nessuno più potente, nessuno più libero di costui, che sa abbandonare se stesso e ogni cosa e porsi all'ultimo posto.


Libro 2 Capítulo 11

Cuán pocos son los que aman la cruz de Cristo

(Del Libro "La imitación de Cristo" de Tomás de Kempis)


 1. Jesucristo tiene ahora muchos amadores de su reino celestial, mas muy pocos que lleven su cruz. Tiene muchos que desean la consolación y muy pocos que quieran la tribulación. Muchos compañeros halla para la mesa y pocos para la abstinencia. Todos quieren gozar con Él, mas pocos quieren sufrir algo por Él. Muchos siguen a Jesús hasta el partir del pan, mas pocos hasta beber el cáliz de la pasión. Muchos honran sus milagros, mas pocos siguen el vituperio de la cruz. Muchos aman a Jesús cuando no hay adversidades. Muchos lo alaban y bendicen en el tiempo que reciben de Él algunas consolaciones; mas si Jesús se esconde y los deja un poco, luego se quejan o se abaten demasiado.


2. Mas los que aman a Jesús por el mismo Jesús, y no por algún propio consuelo, bendícenle en toda tribulación y angustia del corazón, como en el mayor consuelo. Y aunque nunca más los quisiese consolar, siempre lo alabarían y le querrían dar gracias. ¡Oh, cuánto puede el amor puro de Jesús, sin mezcla del propio provecho o amor! ¿No se pueden llamar propiamente mercenarios los que siempre buscan consolaciones? ¿No se aman a sí mismos más que a Cristo los que de continuo piensan en sus provechos y ganancias? ¿Dónde se hallará alguno tal que quiera servir a Dios de balde?

3. Pocas veces se halla ninguno tan espiritual que esté desnudo de todas las cosas. Pues, ¿quién hallará el verdadero pobre de espíritu y desnudo de toda criatura? "Es tesoro inestimable y de lejanas tierras" (Prov 31,10). Si el hombre diere su hacienda toda, aún no es nada. Si hiciere gran penitencia, aún es poco. Aunque tenga toda la ciencia, aún está lejos; y si tuviere gran virtud y muy ferviente devoción, aún le falta mucho; le falta la cosa que le es más necesaria. Y esta, ¿cuál es? Que, dejadas todas las cosas, deje a sí mismo y salga de sí del todo, y que no le quede nada de amor propio. Y cuando hubiere hecho todo lo que conociere que debe hacer, aún piense no haber hecho nada.
No tenga en mucho que le puedan estimar por grande; mas llámese en la verdad siervo sin provecho, como dice la Verdad: "Cuando hubiereis hecho todo lo que os está mandado, aún decid: Siervos somos sin provecho" (Lc 17,10).
Y así podrá ser pobre y desnudo de espíritu, y decir con el profeta: "Porque uno solo y pobre soy yo" (Sal 24,16).


Ninguno todavía hay más rico, ninguno más poderoso, ninguno más libre que aquel que sabe dejarse a sí y todas las cosas y ponerse en el más bajo lugar.

8 commenti:

  1. Ciao Mirta…com'è difficile amare la propria croce…tuttalpiù ci si rassegna, ma con tanta fatica…L'Imitazione di Cristo ci indica il cammino che ogni cristiano dovrebbe compiere…grazie per ricordarcelo ogni volta!!
    Un abbraccio e buona Settimana Santa
    Carmen

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  2. Si lo so da buona cristiana dovrei amare la mia croce ... ma debbo ammettere di non riuscirci ... posso pregare affinché il buon Dio possa aiutarmi ... ti abbraccio forte Mirta e ti auguro una serena Pasqua ... ciao e grazie ...

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  3. Ti auguro una Pasqua rigenerante Mirta!!!
    A prestissimo

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  4. Cara Mirta ti auguro un buon proseguimento della settimana santa cara amica.
    Tomaso

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  5. Ti stringo forte Mirta mia, grazie per tutto quello che sempre mi regali..
    Una serena Pasqua!Bacio!

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  6. Ti stringo forte carissima Mirta ed auguro a te e alle persone che ami una serena Pasqua !

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  7. Estamos en plena Semana Santa y hay que vivirla a tope acompañando a jesús en su pasión para poder celebrar también con El la Pascua. Besicos

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  8. Serena Pasqua cara Mirta a te e a Mauro. Spero di rivedervi a Verona.

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Grazie per la visita.
Gracias por la visita.

Coroncina alla Divina Misericordia

Coroncina della Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska): “Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina” (Diario, 848). “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà”. (Diario, 1731). “Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. ” Gesù ha raccomandato di recitare la coroncina a qualsiasi ora ma in particolare nell'ora della propria morte, ossia le 3 del pomeriggio, che Lui stesso ha chiamato un'ora di grande misericordia per il mondo intero. "In quell'ora dice Gesù non rifiuterò nulla all'anima che Mi prega per la Mia Passione" (Diario, 687)..

Coronilla de la Divina Misericordia

Coronilla de la Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska)“Por el rezo de este Rosario, me complace dar todo lo que me pidan. Quien lo rece, alcanzará gran Misericordia en la hora de su muerte. Aunque sea un pecador empedernido, si reza este Rosario, aunque sea una sola vez, logrará la gracia de mi infinita Misericordia”.“Si se reza este Rosario delante de los moribundos, se calma la ira de Dios, y su insondable Misericordia se apodera de su alma. Cuando recen este Rosario al lado del moribundo, me pondré entre el Padre y el alma moribunda, no como justo Juez, sino como Redentor Misericordioso”.

"Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l'impegno di farlo ogni giorno..."(Teresa di Calcutta)

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