«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gv 8,12

«Yo soy la luz del mundo. El que me sigue no andará en tinieblas, sino que tendrá la luz de la Vida». Jn 8,12

L'inferno esiste- El infierno existe y es eterno

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mercoledì 23 marzo 2016

In ogni particolare della sua passione Cristo ha voluto significare qualcosa II- .En cada detalle de la pasión Cristo ha querido significar algo III









Dai "Discorsi" di Sant'Agostino Vescovo 

DISCORSO 218

SULLA PASSIONE DEL SIGNORE NELLA PARASCEVE

In ogni particolare della sua passione Cristo ha voluto significare qualcosa.

Le vesti divise.

8. Le sue vesti, divise in quattro parti, che si presero i soldati 23, indicano i suoi sacramenti che avrebbero percorso le quattro parti della terra.

La tunica inconsutile.

9. Quella tunica senza cuciture tessuta tutta d'un pezzo, tirata a sorte e non divisa in parti 24, indica abbastanza chiaramente che, anche se i sacramenti visibili, che sono pure indumenti di Cristo, li possono avere tutti, buoni e cattivi, la fede autentica però, quella che per mezzo della carità opera 25 la pienezza dell'unità (perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato 26), quella non appartiene a chiunque, ma viene elargita come a sorte secondo un'insondabile grazia di Dio. Perciò a Simone [Mago], che aveva il battesimo, ma non aveva questa fede, Pietro disse: Non v'è consorzio né parte alcuna per te in questa fede 27.

La Madre affidata a Giovanni.

10. Che, stando sulla croce, affidò al discepolo prediletto la sua cara madre 28, questo mette convenientemente in luce il suo sentimento umano, mentre come uomo se ne stava morendo. Quest'ora non era ancora arrivata quando, sul punto di cambiare l'acqua in vino, aveva detto a sua madre: Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora 29. Da Maria infatti non aveva preso quel che aveva di divino, come da Maria aveva preso quel che [ora] pendeva sulla croce.

L'aceto dato con la spugna.

11. Quando disse: Ho sete, dai suoi si aspettava la fede; ma poiché venne tra la sua gente e i suoi non l'hanno accolto 30, anziché il refrigerio della fede, gli diedero l'aceto dell'infedeltà, e questo con la spugna. Proprio a una spugna van paragonati non i robusti, ma i gonfi; non quelli che sono aperti al retto sentiero della confessione, ma i cavernosi, pieni dei tortuosi anfratti delle insidie. Ed egli ricevette da bere con l'issopo 31; questa è un'umile pianta e si dice che si attacca alla pietra con una radice fortissima. E tra quella gente c'erano di quelli a cui questo delitto era destinato a diventar motivo per umiliare la propria anima pentendosi e rinnegandolo. E lui, che veniva prendendo l'aceto con l'issopo, li conosceva. E proprio per essi pregò, come attesta un altro Evangelista, quando, appeso alla croce, esclamò: Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno 32.

La morte col capo reclinato.

12. Con le parole: Tutto è compiuto, e poi, chinato il capo, spirò 33, fa vedere non la necessità ineluttabile, ma anzi il potere che egli ha sulla sua morte, dal momento che aspetta, finché tutto sia compiuto di quanto era stato profetato su di lui. Difatti anche questo era stato scritto: Nella mia sete mi hanno dato da bere l'aceto 34. E mostra che ha il potere di dare la sua vita, come lui stesso dichiarò 35. E rese lo spirito con umiltà, ossia col capo reclinato; nella risurrezione poi lo riprenderà col capo eretto. Che questa morte e l'abbassamento del capo fossero segno di grande potenza, l'aveva preannunciato il patriarca Giacobbe quando benedisse Giuda, dicendo: Ti sei risollevato che giacevi, accovacciato come un leone 36. Col risollevarsi allude alla morte, col leone indica la potenza.

Le ginocchia spezzate ai ladroni, non a Cristo.

13. Che agli altri due fossero state spezzate le gambe, mentre a lui no perché già morto, il Vangelo stesso spiega perché sia successo. Bisognava infatti che anche con questo segno fosse messo in evidenza che il riferimento era con la Pasqua dei Giudei anticipata profeticamente, in cui veniva prescritto che le ossa dell'Agnello non venissero spezzate 37.

Il sangue e l'acqua del fianco di Cristo.

14. Il fianco squarciato dalla lancia, che effuse sulla terra sangue ed acqua, indica senza dubbio i sacramenti coi quali si forma la Chiesa; come fu formata Eva dal fianco di Adamo 38, che dormiva, che era simbolo del futuro.

Sepoltura fatta da Giuseppe e Nicodemo.

15. Giuseppe e Nicodemo lo seppelliscono 39. Secondo alcuni interpreti di questi nomi, Giuseppe vuol dire "Aumentato", e Nicodemo, nome greco, è noto a molti che è composto da vittoria e popolo; infatti vuol dire vittoria e popolo. E chi, nella morte, è più aumentato di lui, secondo quel che disse: Se il chicco di grano non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto 40? Chi, proprio con la morte, meglio di lui vinse quel popolo persecutore, lui che, risorgendo, ne sarebbe diventato il giudice?







De los "Discrusos" de San Agustín SERMÓN 218
Traductor: Pío de Luis, OSA

La pasión del señor

En cada detalle de la pasión Cristo ha querido significar algo.

9. El hecho de que, en vez de partirla, sortearan la única túnica, inconsútil33, demuestra con suficiencia que los sacramentos visibles, aunque también ellos son vestimenta de Cristo, puede tenerlos quienquiera, independientemente de que sea bueno o malo; en cambio, la fe pura, que obra la perfección de la unidad mediante la caridad34 -caridad derramada desde lo alto en nuestros corazones por el Espíritu Santo que se nos ha dado35-, no pertenece a quienquiera, sino a quien le sea donada como en suerte por una misteriosa gracia de Dios. Por eso dijo Pedro a Simón, que estaba en posesión del bautismo, pero no de la fe: No tienes lote ni parte en esta fe36.

10. El que, habiendo reconocido a su madre desde la cruz (Jesucristo), la encomendara al cuidado de su discípulo amado37 es una manifestación adecuada de su afecto humano en el momento en que moría como hombre. Esta hora aún no había llegado cuando, a punto de convertir el agua en vino, en su condición de Dios dijo a su misma madre: ¿Qué nos va a ti y a mí, mujer? Aún no ha llegado mi hora38. No había recibido de María lo que tenía en cuanto Dios, como había recibido de ella lo que pendía de la cruz.

11. Con las palabras tengo sed39 reclama la fe de los suyos. Pero como vino a su propia casa y los suyos no le recibieron40, en lugar de la suavidad de la fe, le dieron el vinagre de la infidelidad, precisamente en una esponja41. Hay motivos para compararlos con la esponja, pues no son macizos, sino que están hinchados; en vez de estar abiertos con libre acceso a la profesión de la fe, están llenos de escondrijos, de los tortuosos recodos de las insidias. Además, aquella bebida tenía también el hisopo, hierba humilde de la que se dice que, mediante su poderosísima raíz, se adhiere a las piedras. Había en aquel pueblo gente para la que se mantenía tal crimen a fin de que humillase su alma, arrepintiéndose y renegando de lo hecho. Bien los conocía quien recibía el hisopo junto con el vinagre. También por ellos oró, según testimonio de otro evangelista, cuando dijo desde la cruz: Padre, perdónales, porque no saben lo que hacen42.

12. Con las palabras: Todo está consumado, e, inclinada la cabeza, entregó su espíritu43, mostró que su muerte no era fruto de necesidad, sino de libertad, al esperar a morir cuando se había cumplido todo lo profetizado sobre él, puesto que también estaba escrito: Y en mi sed me dieron a beber vinagre44. Todo lo hizo como quien tiene poder para entregar su vida, según él mismo había afirmado45. Y entregó el Espíritu por humildad, esto es, con la cabeza inclinada, él que iba a recibirlo con la cabeza erguida, una vez resucitado. Que esta muerte e inclinación de cabeza era prueba de un gran poder ya lo había predicho el patriarca Jacob, al bendecir a Judá, con estas palabras: Te elevaste estando acostado; dormiste como un león46. La elevación simboliza la cruz; el estar acostado, el reclinar la cabeza; la dormición, la muerte, y el león, el poder.

13. El mismo evangelio indicó por qué a aquellos dos se les quebraron las piernas, y a él no, porque estaba muerto47. En efecto, convenía manifestar también, mediante este hecho, que la pascua de los judíos se había instituido como profecía suya; estaba mandado que en ella no se rompiese ningún hueso del cordero48.

14. De su costado, traspasado por la lanza, brotó sangre y agua49 hasta llegar a la tierra. En ello, sin duda alguna, hay que ver los sacramentos, que constituyen la Iglesia, semejante a Eva, que fue formada del costado de Adán50, figura del Adán futuro51, mientras él dormía.

15. José y Nicodemo le dieron sepultura52. Según algunos que han averiguado la etimología del nombre, José significa «aumentado». En cuanto a Nicodemo, nombre griego, son muchos los que saben que está compuesto de los términos «victoria» y «pueblo», puesto que nikos significa victoria y demos pueblo. ¿Quién fue aumentado al morir sino quien dijo: Si el grano de trigo no muere, se queda él solo; si, en cambio, muere, se multiplica?53 ¿Y quién al morir venció al pueblo que lo perseguía sino quien, después de resucitar, será su juez?


8 commenti:

  1. La Pasión del Señor nos tendría que llevar a una auténtica conversión.Besicos

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  2. Ottimo post, Mirta. Ti invio un caro augurio di buona Pasqua.

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  3. Muchas gracias, Mirta, por compartirlo.
    Es precioso.

    Un beso, querida Mirta.
    ¡Feliz Semana hacia la Pascua!

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  4. grazie per le tue bellissime spiegazioni! Buona Pasqua Mirta cara con l'amore di Dio e dei tuoi cari.Un grande abbraccio Lory

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  5. Mi querida Mirta, hoy es el primer día que abro el ordenador tras una semana con una gran gripe y complicaciones que no esperaba, aún no me encuentro nada bien-
    Gracias por pasar por mi casa.
    Te deseo una buena Semana Santa y Feliz Pascua de resurrección.
    Un gran abrazo

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  6. Cara Mirta, ti auguro un buon venerdì Santo!!!
    Tomaso

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  7. Serena Pasqua. mia cara Mirta con il mio abbraccio.

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  8. Carissima Mirta, serena e gioiosa Pasqua a te e alla tua famiglia, ti abbraccio !

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Grazie per la visita.
Gracias por la visita.

Coroncina alla Divina Misericordia

Coroncina della Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska): “Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina” (Diario, 848). “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà”. (Diario, 1731). “Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. ” Gesù ha raccomandato di recitare la coroncina a qualsiasi ora ma in particolare nell'ora della propria morte, ossia le 3 del pomeriggio, che Lui stesso ha chiamato un'ora di grande misericordia per il mondo intero. "In quell'ora dice Gesù non rifiuterò nulla all'anima che Mi prega per la Mia Passione" (Diario, 687)..

Coronilla de la Divina Misericordia

Coronilla de la Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska)“Por el rezo de este Rosario, me complace dar todo lo que me pidan. Quien lo rece, alcanzará gran Misericordia en la hora de su muerte. Aunque sea un pecador empedernido, si reza este Rosario, aunque sea una sola vez, logrará la gracia de mi infinita Misericordia”.“Si se reza este Rosario delante de los moribundos, se calma la ira de Dios, y su insondable Misericordia se apodera de su alma. Cuando recen este Rosario al lado del moribundo, me pondré entre el Padre y el alma moribunda, no como justo Juez, sino como Redentor Misericordioso”.

"Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l'impegno di farlo ogni giorno..."(Teresa di Calcutta)

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