«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gv 8,12

«Yo soy la luz del mundo. El que me sigue no andará en tinieblas, sino que tendrá la luz de la Vida». Jn 8,12

L'inferno esiste- El infierno existe y es eterno

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domenica 15 aprile 2012

La frase della settimana (60) - La frase de la semana (60)

Care amiche e cari amici:
Queridas amigas y queridos amigos

In questo periodo in cui la liturgia della Chiesa celebra per 40 giorni la Pasqua vi propongo questa frase:
En este período en el cual la Liturgia de la Iglesia celebra durante 40 días la Pascua, les propongo esta frase:




La fede nel Risorto "trasforma la nostra vita: la libera dalla paura, le dà ferma speranza, la rende animata da ciò che dona pieno senso all'esistenza, l'amore di Dio". (Benedetto XVI)

La fe en el Resucitado “transforma nuestra vida, la libera del miedo, le da firme esperanza, la anima con aquello que da pleno sentido a la existencia, el amor de Dios”. (Benedicto XVI)










Oggi è Festa della Divina Misericordia: “In questo giorno saranno aperte tutte le Fonti della mia Misericordia. Desidero che  questa Festa sia un rifugio per tutte le anime, ma suprattuto per i peccatori”. “L’anima che accudisca alla Confessione  e che  riceva la Sacra Comunione, otterrà la remissione  totale di tutte le sue colpe e castighi…Che l’anima non tema avvicinarsi a Me, non ostante i suoi peccati siano innumerevoli”


 Hoy es la Fiesta de la Divina Misericordia: “En ese día estarán abiertas todas las Fuentes de mi Misericordia. Deseo que esta Festividad sea un refugio para todas las almas, pero sobre todo para los pecadores”.“El alma que acuda a la Confesión y que reciba la Sagrada Comunión, obtendrá la remisión total de sus culpas y del castigo... Que el alma no tema acercarse a Mí, aunque sus pecados
sean como la grana”.








Città del Vaticano, 11 aprile 2012 (VIS). Nella catechesi dell'Udienza Generale di oggi, il Santo Padre ha spiegato la trasformazione che la Pasqua di Gesù ha provocato nei suoi discepoli, ed ha presentato alcune riflessioni sul significato che la Pasqua ha oggi per i cristiani: la fede nel Risorto "trasforma la nostra vita: la libera dalla paura, le dà ferma speranza, la rende animata da ciò che dona pieno senso all'esistenza, l'amore di Dio".

Benedetto XVI ha ricordato che la sera del giorno della Risurrezione, i discepoli erano chiusi in casa, pieni di timore ed incertezza nel ricordo della Passione del Maestro. "Questa situazione di angoscia dei discepoli cambia radicalmente con l’arrivo di Gesù. Egli entra a porte chiuse, sta in mezzo a loro e dona la pace (...) Egli la dona in pienezza ed essa diventa per la comunità fonte di gioia, certezza di vittoria, sicurezza nell’appoggiarsi a Dio".

"Dopo questo saluto, Gesù mostra ai discepoli le ferite delle mani e del fianco (cfr Gv 20,20), segni di ciò che è stato e che mai più si cancellerà: la sua umanità gloriosa resta 'ferita'. Questo gesto ha lo scopo di confermare la nuova realtà della Risurrezione: il Cristo che ora sta tra i suoi è una persona reale, lo stesso Gesù che tre giorni prima fu inchiodato alla croce. Ed è così che, nella luce sfolgorante della Pasqua, nell’incontro con il Risorto, i discepoli colgono il senso salvifico della sua passione e morte. Allora, dalla tristezza e dalla paura passano alla gioia piena".

Gesù dice loro di nuovo: "'Pace a voi'. È evidente ormai che non è solo un saluto - ha precisato il Papa - È un dono, il dono che il Risorto vuole fare ai suoi amici, ed è al tempo stesso una consegna: questa pace, acquistata da Cristo col suo sangue, è per loro ma anche per tutti, e i discepoli dovranno portarla in tutto il mondo. (...) Gesù (...) ha completato la sua opera nel mondo, ora tocca a loro seminare nei cuori la fede (...).  Perciò Gesù compie il gesto di soffiare su di loro e li rigenera nel suo Spirito; questo gesto è il segno della nuova creazione. Con il dono dello Spirito Santo che proviene dal Cristo risorto ha inizio infatti un mondo nuovo.

"Anche oggi il Risorto entra nelle nostre case e nei nostri cuori, nonostante a volte le porte siano chiuse. Entra donando gioia e pace, vita e speranza, doni di cui abbiamo bisogno per la nostra rinascita umana e spirituale. (...) Solo Lui, il Vivente, può dare senso all’esistenza e far riprendere il cammino a chi è stanco e triste, sfiduciato e privo di speranza".

È quanto hanno sperimentato i due discepoli che il giorno di Pasqua erano in cammino da Gerusalemme verso Emmaus, pieni di tristezza per la recente morte del Maestro. Gesù si accosta ai due discepoli e cammina con loro, senza essere riconosciuto, spiegando loro che in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui affinché comprendessero la sua missione salvifica. Giunti al villaggio di uno dei due, i discepoli invitano il forestiero a fermarsi con loro e finalmente lo riconoscono quando Gesù benedice e spezza il pane. "Questo episodio - ha segnalato il Pontefice - ci indica due 'luoghi' privilegiati dove possiamo incontrare il Risorto che trasforma la nostra vita: (...) la Parola e l'Eucaristia".

I discepoli di Emmaus fecero ritorno a Gerusalemme per unirsi agli altri poiché "Rinasce infatti in loro l’entusiasmo della fede, l’amore per la comunità, il bisogno di comunicare la buona notizia. Il Maestro è risorto e con Lui tutta la vita risorge; testimoniare questo evento diventa per essi una insopprimibile necessità".

Il Tempo pasquale ha spiegato il Pontefice deve essere per il cristiano occasione propizia di riscoprire con gioia ed entusiasmo le sorgenti della fede. "Si tratta di compiere lo stesso itinerario che Gesù fece fare ai due discepoli di Emmaus, attraverso la riscoperta della Parola di Dio e dell’Eucaristia. Il culmine di questo cammino, allora come oggi, è la Comunione eucaristica: nella Comunione Gesù ci nutre con il suo Corpo e il suo Sangue, per essere presente nella nostra vita, per renderci nuovi, animati dalla potenza dello Spirito Santo".

Infine il Santo Padre ha invitato i fedeli a tener fede al Risorto che "vivo e vero, è sempre presente in mezzo a noi; cammina con noi per guidare la nostra vita. Abbiamo fiducia nel Risorto che ha il potere di dare la vita, di farci rinascere come figli di Dio, capaci di credere e di amare. La fede in Lui trasforma la nostra vita: la libera dalla paura, le dà ferma speranza, la rende animata da ciò che dona pieno senso all’esistenza, l’amore di Dio".
Pubblicato da VISarchive 02 - mercoledì, aprile 11, 2012




Ciudad del Vaticano, 11 abril 2012 (VIS).-El Santo Padre ha dedicado su catequesis de la audiencia general de hoy a explicar la transformación que la Resurrección de Jesús produjo en sus discípulos; y ha reflexionado sobre el sentido que la Pascua tiene hoy para los cristianos: la fe en el Resucitado “transforma nuestra vida, la libera del miedo, le da firme esperanza, la anima con aquéllo que da pleno sentido a la existencia, el amor de Dios”.

Benedicto XVI ha recordado que la tarde del día de la Resurrección, los discípulos estaban encerrados en casa, llenos de temor e incertidumbre por el recuerdo de la Pasión del Maestro. “Esta situación de angustia cambia radicalmente con la llegada de Jesús. Entra a puertas cerradas, está en medio de ellos y les da la paz que (…) se convierte para la comunidad en fuente de alegría, certeza de victoria, seguridad en el apoyarse en Dios”.

Después del saludo, Jesús muestra a los discípulos sus heridas, “signo de lo que ha sucedido y que nunca más se borrará: su humanidad gloriosa permanecerá 'herida'. Este gesto tiene la finalidad de confirmar la nueva realidad de la Resurrección: el Cristo que está ahora ante los suyos es una persona real, el mismo Jesús que tres días antes fue clavado en la cruz. Y es así que, en la luz refulgente de la Pascua, en el encuentro con el Resucitado, los discípulos comprenden el sentido salvífico de su Pasión y muerte. Entonces, pasan de la tristeza y el miedo a la alegría plena”.

Jesús los saluda de nuevo: “La paz esté con vosotros”. No se trata solamente de un saludo, ha puntualizado el Papa, sino “del don que el Resucitado hace a sus amigos; y es, al mismo tiempo, una misión: esta paz, comprada por Cristo con su sangre, es para ellos y para todos, y los discípulos deberán llevarla a todo el mundo. (…) Jesús ha completado su tarea en el mundo, ahora les toca a ellos sembrar la fe en los corazones”.

Pero el Señor sabe que los suyos aún sienten temor. “Por eso, sopla sobre ellos y los regenera en su Espíritu; este gesto es el signo de la nueva creación. Con el don del Espíritu Santo que proviene de Cristo resucitado, comienza de hecho un mundo nuevo”.

En este punto, Benedicto XVI ha asegurado que “también hoy el Resucitado entra en nuestras casas y en nuestros corazones, a pesar de que a veces las puertas estén cerradas. Entra donando alegría y paz, vida y esperanza, dones que necesitamos para renacer humana y espiritualmente”. Solo Él puede acabar con las divisiones, enemistades, rencores, envidias, desconfianzas, con la indiferencia. Sólo Él puede dar sentido a la existencia de quien está cansado, triste, abatido y sin esperanza.

Así lo experimentaron los dos discípulos que el día de Pascua caminaban hacia Emaús, llenos de pesar por la reciente muerte de su Maestro. Jesús se acerca a ellos y los acompaña sin ser reconocido, explicándoles la Sagrada Escritura para que comprendan su misión salvífica. Más tarde piden a Jesús que se quede con ellos, y lo reconocen cuando bendice y parte el pan. “Este episodio -ha señalado el Papa- nos indica dos 'lugares' privilegiados donde podemos encontrar al Resucitado que transforma nuestra vida: (…) la Palabra y la Eucaristía”.

Los discípulos de Emaús regresan a Jerusalén para unirse a los otros, ya que “renace en ellos el entusiasmo de la fe, el amor por la comunidad, la necesidad de comunicar la buena noticia. El Maestro ha resucitado y con Él toda la vida resucita; testimoniar este acontecimiento se convierte para ellos en una necesidad ineludible”.

Benedicto XVI ha explicado que este tiempo pascual ha de ser para los cristianos una ocasión para volver a descubrir con alegría y entusiasmo los manantiales de la fe: “Se trata de recorrer el mismo itinerario que Jesús hizo atravesar a los discípulos de Emaús, mediante el redescubrimiento de la Palabra de Dios y la Eucaristía. El punto culminante de este camino, entonces como hoy, es la Comunión eucarística: en la Comunión, Jesús nos nutre con su Cuerpo y su Sangre para estar presente en nuestra vida, para hacernos nuevos, animados por la potencia del Espíritu Santo”.

Para terminar, el Santo Padre ha invitado a los fieles a tener fe en el Resucitado, quien “vivo y verdadero, está siempre presente entre nosotros, camina con nosotros para guiar nuestra vida”, y que “tiene el poder de dar la vida, de hacernos renacer como hijos de Dios, capaces de creer y de amar”.


Pubblicato da VIS Archive 01 el miércoles, abril 11, 2012










BUONA DOMENICA!!!

¡¡¡FELIZ DOMINGO!!!






12 commenti:

  1. Buongiorno Mirta, che la pasqua del Signore dimori in noi....un abbraccio e complimenti per la nuova veste grafica

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  2. ciao che bello incontrarti, sono felice che sei passata da me.
    buona domenica

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  3. Buona domenica cara amica e un saluto anche a Mauro da parte nostra!Anna

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  4. Ciao Mirta,
    piacere di conoscerti!
    Non potevi scegliere nome migliore per il tuo blog.
    La luce traspare dai tuoi occhi sorridenti!
    Buona Domenica
    Baciotti
    Francy

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  5. ciao
    hai proposto una frase bellissima

    La fede nel Risorto "trasforma la nostra vita: la libera dalla paura, le dà ferma speranza, la rende animata da ciò che dona pieno senso all'esistenza, l'amore di Dio". (Benedetto XVI)

    me la voglio portare dentro nella settimana che inizia... ciao luigina

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  6. Grazie, sereno pomeriggio anche a te.
    Debora

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  7. Qué bien me viene esta frase, gracias!

    Besos!

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  8. Grazie Mirta per tutti i messaggi di gioia e luce che mi lasci sempre!

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  9. Gracias Mirta. ¡Feliz semana!
    Un abrazo.

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  10. È sempre per me una grande gioa ricevervi qua, grazie! Vi abbraccio!

    Para mí es siempre una gran alegría recibirlos acá, gracias!! Un gran abrazo!

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Grazie per la visita.
Gracias por la visita.

Coroncina alla Divina Misericordia

Coroncina della Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska): “Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina” (Diario, 848). “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà”. (Diario, 1731). “Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. ” Gesù ha raccomandato di recitare la coroncina a qualsiasi ora ma in particolare nell'ora della propria morte, ossia le 3 del pomeriggio, che Lui stesso ha chiamato un'ora di grande misericordia per il mondo intero. "In quell'ora dice Gesù non rifiuterò nulla all'anima che Mi prega per la Mia Passione" (Diario, 687)..

Coronilla de la Divina Misericordia

Coronilla de la Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska)“Por el rezo de este Rosario, me complace dar todo lo que me pidan. Quien lo rece, alcanzará gran Misericordia en la hora de su muerte. Aunque sea un pecador empedernido, si reza este Rosario, aunque sea una sola vez, logrará la gracia de mi infinita Misericordia”.“Si se reza este Rosario delante de los moribundos, se calma la ira de Dios, y su insondable Misericordia se apodera de su alma. Cuando recen este Rosario al lado del moribundo, me pondré entre el Padre y el alma moribunda, no como justo Juez, sino como Redentor Misericordioso”.

"Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l'impegno di farlo ogni giorno..."(Teresa di Calcutta)

Si estás buscando a Dios y no sabes como empezar, aprende a rezar, asume el compromiso de hacerlo cada día...(Teresa de Calcuta)

Apparizioni di Garabandal: Un avviso, un miracolo, un castigo (clic sull'immagine)

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