Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
Padre en tus manos entrego mi espíritu
Is 52,13-53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1-19,42
“E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “ tutto è compiuto!”. E chinato il capo, spirò” (Gv 19,30)
Después de beber el vinagre, dijo Jesús: «Todo se ha cumplido». E inclinando la cabeza, entregó su espíritu. (Jn 19.30)
Ecco – Ahí está
Ecco Gesù disceso nell'inferno della tortura. Ecco il Cristo coronato di ingiurie e di esclusione, fantoccio grottesco contorto sulla collina maledetta! Ecco il volto umano esposto sotto i colpi del razzismo e dell'intolleranza, fratturato dai manganelli nei sotterranei di tutti gli odi, picchiato per delitti di opinione, congelato nella povertà delle strade, sporcato dalle risa dei privilegiati, stritolato a causa della religione diversa, dilaniato dalla miseria! Ecco il volto umano ed ecco il volto divino lacerati e sfigurati! Ecco l'Uomo ed ecco Dio inchiodati sulla medesima croce. Ecco l'Uomo ed ecco Dio che urlano lo stesso grido di disperazione ed esalano la stessa richiesta di aiuto e di dignità!
Ahí está Jesús, que ha descendido en el infierno de la tortura. Ahí está el Cristo coronado de injurias y de exclusión, títere grotesco retorcido en la colina maldita! Ahí está el rostro humano expuesto bajo los golpes del racismo y de la intolerancia, quebrado por los golpes de todos los odios, golpeado por delitos de opinión, congelado en la pobreza de las calles, ensuciado por la risa de los privilegiados, desintegrado a causa de la religión diversa, devastado por la miseria. Ahí está el rostro humano y ahí el rostro divino de los mutilados y desfigurados. Ahí está el Hombre y ahí está Dios clavados en la misma cruz. Ahí está el Hombre y ahí está Dios que gritan el mismo grito de desesperación y esparcen el mismo reclamo de ayuda y dignidad.
Prega – Reza
Oggi contemplando la croce e vedendo te, Gesù, su di essa, ci rendiamo conto che la tua croce prima di essere il libro della sofferenza è il libro dell'amore. Non sappiamo se nelle parole "dare la vita" dobbiamo vedere un invito a offrire la nostra vita oppure un invito a far sì che la vita fiorisca, cresca nel mondo, in ogni persona e popolo. Preferiamo vedervi le due dimensioni.
Hoy contemplamos la cruz y viéndote, Jesús, en ella, nos damos cuenta que tu cruz antes de ser libro del sufrimiento es libro de amor. No sabemos si en las palabras “dar la vida” debemos ver una invitación a ofrecer nuestra vida o una invitación a hacer que la vida floresca, crezca en el mundo, en cada persona y pueblo. Preferimos ver las dos dimensiones.
Insegnaci a dare la nostra vita e insegnaci a fare crescere la vita, perché anche per noi
l'ultima nostra parola sia: "missione compiuta". Tutto è compiuto. Consumotum est.
Enséñanos a dar nuestra vida y enséñanos a hacer crecer la vida, para que también para nosotros nuestra última palabra sea: “misión cumplida”. Todo se ha cumplido. Consumotum est.
Il Venerdì Santo è tradizione effettuare, in molti posti per le strade, il pio esercizio della Via Crucis.
La chiesa cattolica pratica il digiuno ecclesiastico e si astiene dalle carni come forma di partecipazione alla passione e morte del suo Signore.
El Viernes Santo es tradición efectuar por las calles, el Via Crucis.
La Iglesia practica el ayuno eclesiástico y se astiene de la carne como forma de participación a la pasión y muerte de su Señor.
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il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo sono giorni di digiuno dal cibo e di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi.
i venerdì di Quaresima sono giorni di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi.
negli altri venerdì dell’anno, i fedeli possono sostituire l'astinenza dalla carne con altre opere (cioè azioni) di carattere penitenziale.
al digiuno sono tenuti i fedeli dai diciotto anni compiuti ai sessanta incominciati; all'astinenza dalla carne i fedeli che hanno compiuto i quattordici anni.
anche coloro che non sono tenuti all'osservanza del digiuno, i bambini e i ragazzi, vanno formati al genuino senso della penitenza cristiana.
Cosi è chiamato quello prescritto per tutta la Chiesa e che, perciò, è estremamente semplice perché adatto a qualsiasi persona. E’ qualcosa che appartiene alla nostra storia, alla grande tradizione del cristianesimo. Qualcuno potrebbe pensare che sia un digiuno di tutto riposo o che neanche sia realmente tale, perché troppo facile da mettere in pratica. Ma non è proprio così. Questo modo di digiunare viene dalla tradizione della Chiesa e può essere praticato da tutti, senza eccezione. La base di questo tipo di digiuno è che si faccia colazione come d'abitudine, poi si consumi solo un pasto durante il resto della giornata. Si può scegliere tra pranzo o cena, secondo le proprie abitudini, la propria salute e il proprio lavoro. Un'altro pasto sarà sostituito da un semplice spuntino, secondo le proprie necessità.
In questo modo, per esempio, se si sceglie il pranzo come pasto completo, a cena si mangi solo qualcosa di leggero.
L'importante, e qui sta l'essenza del digiuno, è la disciplina, il non mangiare niente oltre questi tre pasti. Quello che importa è troncare l'abitudine di "mangiucchiare", di aprire il frigorifero più volte al giorno per "spizzicare" qualcosa. Evitare completamente, in questo giorno, le caramelle, i dolci, i cioccolatini, i biscotti e cose di questo tipo. Lasciare da parte le bevande rinfrescanti ed il caffè. Per i più indisciplinati (e molti di noi lo siamo) già questo è un vero digiuno e di quelli difficili! In questo tipo di digiuno non si soffre la fame. Più le persone si impongono una disciplina, più mettono a freno la gola! Ed è proprio questa la finalità del digiuno.
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* Il digiuno è segno del nostro vivere la Parola di Dio. Non digiuna veramente chi non sa nutrirsi della Parola di Dio, sull'esempio di Cristo, che disse: "Mio cibo è fare la volontà del Padre"; Nutrirsi vuol dire poi viverla….
Esso è segno della nostra volontà di espiazione: "Non digiuniamo per la Pasqua, né per la croce, ma per i nostri peccati, ... " afferma san Giovanni Crisostomo; Espiare vuol dire rimediare al nostro male con il bene.
E' anche segno della nostra astinenza dal peccato: come dice il vescovo sant'Agostino: "Il digiuno veramente grande, quello che impegna tutti gli uomini, è l'astinenza dalle iniquità, dai peccati e dai piaceri illeciti del mondo, ...".
In sintesi: la mortificazione del corpo (“mortificare” vuol dire dominare il corpo) è segno della conversione dello spirito.
Indicazioni pratiche del digiuno e dell'astinenza:
Esso è segno della nostra volontà di espiazione: "Non digiuniamo per la Pasqua, né per la croce, ma per i nostri peccati, ... " afferma san Giovanni Crisostomo; Espiare vuol dire rimediare al nostro male con il bene.
E' anche segno della nostra astinenza dal peccato: come dice il vescovo sant'Agostino: "Il digiuno veramente grande, quello che impegna tutti gli uomini, è l'astinenza dalle iniquità, dai peccati e dai piaceri illeciti del mondo, ...".
In sintesi: la mortificazione del corpo (“mortificare” vuol dire dominare il corpo) è segno della conversione dello spirito.
Indicazioni pratiche del digiuno e dell'astinenza:
il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo sono giorni di digiuno dal cibo e di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi.
i venerdì di Quaresima sono giorni di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi.
negli altri venerdì dell’anno, i fedeli possono sostituire l'astinenza dalla carne con altre opere (cioè azioni) di carattere penitenziale.
al digiuno sono tenuti i fedeli dai diciotto anni compiuti ai sessanta incominciati; all'astinenza dalla carne i fedeli che hanno compiuto i quattordici anni.
anche coloro che non sono tenuti all'osservanza del digiuno, i bambini e i ragazzi, vanno formati al genuino senso della penitenza cristiana.
Il digiuno prescritto dalla Chiesa
Cosi è chiamato quello prescritto per tutta la Chiesa e che, perciò, è estremamente semplice perché adatto a qualsiasi persona. E’ qualcosa che appartiene alla nostra storia, alla grande tradizione del cristianesimo. Qualcuno potrebbe pensare che sia un digiuno di tutto riposo o che neanche sia realmente tale, perché troppo facile da mettere in pratica. Ma non è proprio così. Questo modo di digiunare viene dalla tradizione della Chiesa e può essere praticato da tutti, senza eccezione. La base di questo tipo di digiuno è che si faccia colazione come d'abitudine, poi si consumi solo un pasto durante il resto della giornata. Si può scegliere tra pranzo o cena, secondo le proprie abitudini, la propria salute e il proprio lavoro. Un'altro pasto sarà sostituito da un semplice spuntino, secondo le proprie necessità.
In questo modo, per esempio, se si sceglie il pranzo come pasto completo, a cena si mangi solo qualcosa di leggero.
L'importante, e qui sta l'essenza del digiuno, è la disciplina, il non mangiare niente oltre questi tre pasti. Quello che importa è troncare l'abitudine di "mangiucchiare", di aprire il frigorifero più volte al giorno per "spizzicare" qualcosa. Evitare completamente, in questo giorno, le caramelle, i dolci, i cioccolatini, i biscotti e cose di questo tipo. Lasciare da parte le bevande rinfrescanti ed il caffè. Per i più indisciplinati (e molti di noi lo siamo) già questo è un vero digiuno e di quelli difficili! In questo tipo di digiuno non si soffre la fame. Più le persone si impongono una disciplina, più mettono a freno la gola! Ed è proprio questa la finalità del digiuno.
* El ayuno eclesiástico: limitado al miércoles de ceniza y al viernes santo, expresa la participación del cuerpo en el camino de la conversión y propicia la ascensión del pecado. Actualmente los fieles católicos de varios ritos latinos son llamados al ayuno y a la abstinencia de carne dos días en el año, el miércoles de ceniza y el viernes santo. La ley del ayuno obliga a hacer sólo una comida durante el día, pero no prohíbe una segunda refacción liviana. El agua y las medicinas sólidas o líquidas se pueden tomar libremente. La obligación del ayuno inicia a los 18 años y termina al comenzar los 60 años.
* L'astinenza dalle carni (magro) il venerdì: era al principio segno di povertà, essendo nell'antichità il pesce più economico che la carne. È segno dell'abbandono del lusso per vivere una vita più essenziale. Sono tenuti alla sola astinenza dalle carni in tutti e singoli i venerdì dell'anno, purché non coincidano con un giorno annoverato tra le solennità dal calendario liturgico della Chiesa cattolica;l’obbliho dell'astinenza inizia a 14 anni compiuti. La legge dell'astinenza dalle carni non proibisce di consumare pesce, uova e latticini, ma proibisce di consumare, oltre alla carne, cibi e bevande che ad un prudente giudizio sono da considerarsi come particolarmente ricercati o costosi.
* La abstinencia de la carne el viernes: al principio era signo de probreza, en la antigüedad era más económico el pescado que la carne. Es signo de abandono del lujo para vivir una vida más esencial. Existe obligación de abstinencia de la carne todos los viernes del año, si no coinciden con un día festivo del calendario litúrgico. La obligación de la abstinencia comienza a los 14 años. La ley de la abstinencia de carne no prohíbe consumir pescado, huevos y lácteos, pero prohíbie consumir, además de carne, alimentos y bebidas que según un juicio prudente se consideran como particularmente buscados y costosos.
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Il Venerdí Santo si comincia la novena a Gesù Misericordioso, che si può fare pregando per questi 9 giorni la coroncina alla Divina Misericordia, finendo la stessa la seconda Domenica di Pasqua, in cui si celebra la festa della Divina Misericordia..Gesù ha promesso a Sor Faustina :“In questa novena concederò alle anime tutte le grazie”
El Viernes Santo debemos comenzar la novena a Jesús Misericordioso, que se puede hacer rezando por estos 9 días la coronilla, terminándola el segundo Domingo de Pascua, en el cual se celebra al fiesta de la Divina Misericordia Jesús ha prometido a Sor Faustina: . “En esta novena concederé a las almas todas las gracias”.
Ciao tesoro!
RispondiEliminaCome sempre, GRAZIE...
...io oggi ho scelto di digiunare a pane ed acqua, come nei mercoledì e venerdì di ogni settimana dell'anno su richiesta della Mamma a
Medjugorje ^_^
Rientro oggi dalla mia settimana alterna di "astinenza dal blog" , e dal momento che so già che fino alla fine delle festività pasquali non potrò presenziare nei blog amici ma troverò solo (e risicato!) il tempo di rispondere a chi commenterà i miei post, ti lascio gli auguri più belli x una Santa Pasqua gioiosa, con tutto il mio cuore!
Un abbraccio, buon festeggiamento !
M@ddy
"tutto è compiuto": frase semplice ma di grande significato. nella sua tragicità impariamo a capire quanto è davvero forte il Signore!
RispondiEliminabaci baci
Ciao Mirta.
RispondiEliminaTi auguro una serena ePasqua.
Baci.
Nunzia
ciao Mirta, noi credenti sappiamo che la croce è solo una strumento di salvezza, la via per arrivare alla gioia della resurrezione. Auguro a te ed alle persone che ami una serena Pasqua, il Risorto ti colmi della Sua pace e della Sua infinita gioia
RispondiEliminaCarissima, ti auguro una Pasqua serena e ricca d'amore! Un abbraccio affettuoso
RispondiEliminaFrancy
Un acaro augurio di Buona Pasqua
RispondiEliminaCara Mirta, ti auguro di trascorrere una Pasqua serena.
RispondiEliminaSto per uscire per andare alla veglia insieme a mio figlio. E' uno dei momenti dell'anno che preferisco, se non il più bello.
Grazie cari amici della visita e dei vostri bellissimi auguri che ricambio di cuore. Vi abbraccio!
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