Libro I Capitolo V
LA LETTURA DEI LIBRI DI DEVOZIONE
Nei libri di devozione si deve ricercare la verità, non la bellezza della forma. Essi vanno letti nello spirito con cui furono scritti; in essi va ricercata l'utilità spirituale, piuttosto che l'eleganza della parola. Perciò dobbiamo leggere anche opere semplici, ma devote, con lo stesso desiderio con cui leggiamo opere dotte e profonde. Non lasciarti colpire dal nome dello scrittore, di minore o maggiore risonanza; quel che ci deve indurre alla lettura deve essere il puro amore della verità. Non cercar di sapere chi ha detto una cosa, ma bada a ciò che è stato detto. Infatti gli uomini passano, "invece la verità del Signore resta per sempre" (Sal 116,2); e Dio ci parla in varie maniere, "senza tener conto delle persone" (1Pt 1,17). Spesso, quando leggiamo le Scritture, ci è di ostacolo la nostra smania di indagare, perché vogliamo approfondire e discutere là dove non ci sarebbe che da andare avanti in semplicità di spirito. Se vuoi trarre profitto, leggi con animo umile e semplice, con fede. E non aspirare mai alla fama di studioso. Ama interrogare e ascoltare in silenzio la parola dei santi. E non essere indifferente alle parole dei superiori: esse non vengono pronunciate senza ragione. Dal libro "L'imitazione di Cristo" , Tommaso da Kempis)
Libro I Capítulo 5.- DE LA LECCIÓN DE LAS SANTAS ESCRITURAS
…..1. En las Santas Escrituras se debe buscar la verdad, no la elocuencia. Toda la Escritura. santa se debe leer con el espíritu que se hizo. Más debemos buscar el provecho en la Escritura que no lasutileza de palabras. De tan buena gana debemos leer los libros sencillos y devotos como los sublimes y profundos. No te mueva la autoridad del que escribe si es de pequeña o grande ciencia; mas convídete a leer el amor de la pura verdad. No mires quién lo ha dicho, mas atiende qué tal es lo que se dijo. Los hombres pasan; mas la verdad del Señor permanece para siempre (Salmo ll6, 2).
2. De diversas maneras nos habla Dios sin acepción de personas. Nuestra curiosidad nos impide muchas veces el provecho que se saca en leer las escrituras, cuando queremos entender y escudriñar lo que llanamente se debía pasar. Si quieres aprovechar, lee con humildad fiel y sencillamente, y nunca desees nombre de letrado. Pregunta de buena voluntad y oye callado las palabras de los Santos; y no te desagraden las sentencias de los viejos, porque
no las dice) sin causa. (Del Libro La imitación de Cristo de Tomás de Kempis)
Cara Mirta, sono passato per una caro saluto, e augurandoti un buon pomeriggio.
RispondiEliminaTomaso
Estupendos consejos los que nos da hoy Tomás de Kempis.Besicos
RispondiEliminaUn saluto e un buon fine settimana, cara Mirta.
RispondiEliminaCiao cara amica il tuo blog e un meraviglioso angolo dove soffermarsi e riflettere.
RispondiEliminaTi auguro una buona serata
Tiziano.
ciao Mirta, grazie per i tuoi post! un abbraccio e buon fine settimana Lory
RispondiEliminaEs cierto Mirta, al leer las Escrituras Sagradas debemos comprender lo que Dios quiere transmitirnos, y no lo que buscamos nosotros. Muchas gracias por estos consejos. Un fuerte abrazo y buen fin de semana amiga.
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