Venerdì 1 aprile - Mc 12,28-34
Allora si accostò a Gesù uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”. Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi”. Allora lo scriba gli disse: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici”. Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: “Non sei lontano dal regno di Dio”. E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Un escriba que los oyó discutir, al ver que les había respondido bien, se acercó y le preguntó: "¿Cuál es el primero de los mandamientos?".
Jesús respondió: "El primero es: Escucha, Israel: el Señor nuestro Dios es el único Señor;
y tú amarás al Señor, tu Dios, con todo tu corazón y con toda tu alma, con todo tu espíritu y con todas tus fuerzas. El segundo es: Amarás a tu prójimo como a tí mismo. No hay otro mandamiento más grande que estos".
El escriba le dijo: "Muy bien, Maestro, tienes razón al decir que hay un solo Dios y no hay otro más que él, y que amarlo con todo el corazón, con toda la inteligencia y con todas las fuerzas, y amar al prójimo como a sí mismo, vale más que todos los holocaustos y todos los sacrificios".
Jesús, al ver que había respondido tan acertadamente, le dijo: "Tú no estás lejos del Reino de Dios". Y nadie se atrevió a hacerle más preguntas.
Sai cos’è che ti fa più soffrire?
Sono tutte le insoddisfazioni che sono in te,
le lacerazioni, i conflitti tra:
ciò che desideri e ciò che hai,
ciò che vorresti essere e ciò che sei,
la tua nostalgia di senso morale
e il male che c’è intorno a te.
Ciò che ti fa soffrire è la tua imperfezione,
la tua incompiutezza.
Non credere che la soddisfazione
delle tue aspirazioni profonde
possa venire da qualcosa che sta fuori di te,
solo Qualcuno dentro di te potrà appagarti.
(M. Quoist)
Non c’è sorpresa più magica di quella di essere amati! È il dito di Dio sulla spalla dell’uomo. (Morgan)
¿Sabes que te hace sufrir más?
Son todas las insatisfacciones que están en ti,
las laceraciones , los conflictos entre:
lo que deseas y lo que hay,
lo que quisieras ser y lo que eres,
tu nostalgia del sentido moral,
y el mal que está a tu alrededor.
Lo que te hace sufrir es tu imperfección,
tu incumplimiento.
No creas que la satisfacción de tus aspirazione profundas
Pueda venir de algo que está fuera de ti,
Solo Alguien dentro de ti podrá para saciarte.
¡No hay sorpresa más mágica que la de ser amados! Es el dedo de Dios sobre la espalda del hombre. (Morgan)
Santa Maria, vergine della notte,
noi ti imploriamo di starci vicino
quando incombe il dolore,
e irrompe la prova,
e sibila il vento della disperazione.
Liberaci dai brividi delle tenebre.
Non ci lasciare soli nella notte a salmodiare le nostre paure.
Anzi, se nei momenti dell’oscurità ti metterai vicino a noi
e ci sussurrerai che anche tu,
vergine dell’attesa,
stai aspettando la luce,
le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto.
E ci sveglieremo insieme nell’aurora.
Così sia.
Salve Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza, speranza, nostra, salve.
Santa María, Virgen de la noche,
Nosotros te imploramos de estar cerca,
cuando el dolor desgarra,
e irrumpe la prueba,
e sopla el viento de la desesperación.
Líbranos de los estremecimientos de las tinieblas.
No nos dejes solos en la noche a salmodiar nuestros miedos.
Al contrario, si en los momentos de la oscuridad te acercas a nosotros
y nos susurras que también tú,
virgen de la espera,
estás esperando la luz,
las surgentes del llanto se secarán sobre nuestro rostro.
Y nos despertaremos juntos en la aurora.
Así sea.
Salve Reina y Madre de misericordia, vida, dulzura y esperanza nuestra, salve.
Ciao Mirta, mi spiace, ultimamente non sono riuscita a fare i miei giri dai blog amici, per un impegno improvviso. Passo però almeno per un saluto e per augurarti buon weekend.
RispondiEliminagrazie per queste parole che ci aiutano a riflettere....un abbraccio lory
RispondiEliminaMirta, che splendide parole...
RispondiElimina...sai, quelle di M. Quoist mi han fatto tornare alla mente le parole di nostro Signore Gesù nell'Atto di Affidamento: "...quel che vi fa un male immenso è il vostro pensiero, il vostro assillo..."
Un abbraccio infinito,
buon weekend cara amica mia!
Maddy